BEATRICE RASPA
Cronaca

Il presunto boss all’interrogatorio: "Odio la mafia, ha ucciso mio padre"

Al via ieri i primi interrogatori dei protagonisti coinvolti dall’ultima maxi inchiesta della DDA di Brescia, che giovedì scorso ha...

Al via ieri i primi interrogatori dei protagonisti coinvolti dall’ultima maxi inchiesta della DDA di Brescia, che giovedì scorso ha...

Al via ieri i primi interrogatori dei protagonisti coinvolti dall’ultima maxi inchiesta della DDA di Brescia, che giovedì scorso ha...

Al via ieri i primi interrogatori dei protagonisti coinvolti dall’ultima maxi inchiesta della DDA di Brescia, che giovedì scorso ha fatto finire in carcere 12 persone tra la Lombardia e la Calabria e sequestrato 8,5 milioni per una presunta associazione di stampo mafioso (’ndranghetista) finalizzata a una moltitudine di reati tributari. Un’indagine che avrebbe accertato gli interessi del sodalizio anche nel Reverso Tower, noto locale al 14esimo piano di una delle Torri di via Flero in città, di cui sono state sequestrate alcune quote societarie. Per la procura e la finanza la Dante srl, società di Torbole ritenuta uno snodo del gruppo, avrebbe finanziato (con quasi 180mila euro) la srl che formalmente nel 2019 acquistò il Reverso. Un investimento frutto di una frode fiscale da 365 milioni - è la tesi dell’accusa. Ieri a Canton Mombello è comparso davanti al gip Natalino Cambareri, 55enne calabrese residente in città - presunto boss - il quale avrebbe preso le distanze dalla ‘ndrangheta. Cambareri avrebbe anzi precisato di odiare la mafia, la quale anni fa, quando era ragazzo, gli uccise il padre. Il legale, Lorenzo Cinquepalmi, ha chiesto la revoca della misura cautelare. La procura si è opposta, e il giudice si è riservato.