MILLA PRANDELLI
Cronaca

Impegnati 160 tecnici: "Lavoro di squadra"

Il direttore del Soccoso alpino nazionale

FONTENO (Bergamo)

Ottavia è salva. A riportarla all’aperto per la seconda volta sono stati i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale. Sono servite 75 ore di lavoro intensissimo. I tecnici impiegati nel giro di quasi quattro giorni sono stati circa 160. Con loro hanno collaborato per la logistica esterna carabinieri,i Vigili del fuoco, Protezione civile, Polizia stradale, Prefettura di Bergamo, Comune e la parrocchia di Fonteno. "Il lavoro è stato complesso – ha spiegato Alberto Gabutti della Direzione Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale –. Ottavia non è mai stata lasciata sola. Nell’Abisso Bueno ci sono sempre stati, contemporaneamente, almeno un medico e un infermiere, una decina di tecnici addetti alla movimentazione della barella su cui si trovava, i tecnici addetti alla disostruzione e altri specialisti". Per potere intervenire è stata attivata una sinergia importante, coordinata dalla Prefettura. "Quando ci siamo attivati non avevamo sufficiente quantitativo di esplosivi – ha sottolineato Mauro Guiducci, vicepresidente del Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale – la polizia stradale ha avuto la responsabilità di trasportare gli esplosivi che sono serviti per allargare i cunicoli dove è passata la barella su cui si trovava Ottavia Piana. Il lavoro di tutti è stato indispensabile". Durante l’incontro coi giornalisti è anche stato sottolineato, sempre da Guiducci, che "Ottavia è stata determinante. Ci ha sempre spronato e non si è mai lamentata degli scossoni subiti durante il trasporto".

Mi.Pr.