Brescia, 15 gennaio 2025 – Sono stati arrestati e sono finiti in carcere i due presunti responsabili di una rapina avvenuta il 13 dicembre scorso a Parma, quando la vittima, un imprenditore, nel tentativo di recuperare i soldi rubati era rimasto aggrappato alla portiera dell'auto in fuga, venendo trascinato dalla vettura. Un automobilista aveva filmato la scena e il video era diventato virale sul web.
Dopo le indagini dei carabinieri, la Procura della città emiliana ha chiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale due misure cautelari per Molamed Jeffry, 40enne, e Innocenti Fani, 50enne, entrambi residenti in provincia di Brescia: dovranno rispondere di rapina impropria e lesioni personali volontarie.
La vittima è un imprenditore di Brescia che aveva incontrato i due in un quartiere artigianale per concludere un affare riguardante l'acquisto di uno stock di erba sintetica. L'uomo aveva con sé 15mila euro in contanti: i due gli hanno sottratto il contante per poi fuggire. Nel tentativo di fermarli, la vittima si è aggrappata alla portiera posteriore dell'auto mentre questa ha iniziato a muoversi a zig zag, trascinandolo per diversi metri.
L'imprenditore, medicato per lievi ferite, ha fornito una descrizione dettagliata dei due e dell'auto coinvolta, una «Giulietta» bianca. Il corposo materiale indiziario prodotto dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile e della compagnia di Parma, ha permesso di risolvere in tempi rapidi un caso che aveva destato scalpore.
Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i militari hanno identificato la targa della vettura utilizzata dai rapinatori, associandola a crimini simili in altre province. Le indagini hanno portato a identificare i due soggetti, residenti nella zona del Lago di Garda, dove, nel corso di una perquisizione, sono stati subito recuperati i 15mila euro, provento della rapina. Con un articolato dispiegamento di uomini e mezzi in uniforme e in abiti civili, i Carabinieri hanno rintracciato all'interno delle rispettive abitazioni i due presunti responsabili, che sono stati così condotti presso il carcere di Brescia.