Fuma a letto nonostante i divieti mentre è sottoposta a ossigenoterapia e innesca un incendio. Dramma nella notte tra lunedì e martedì all’ospedale Civile di Brescia, dove una paziente - una settantacinquenne di Monticelli Brusati, allettata in una stanza della terza Medicina - è rimasta gravemente ustionata. Illesi gli altri pazienti ricoverati in reparto, evacuati in fretta e furia e trasferiti in via temporanea in altri settori del presidio sanitario. Un dramma che poteva avere proporzioni ben maggiori e sfociare in una potenziale strage se il rogo non fosse stato tempestivamente contenuto dagli addetti anti-incendio, operativi 24 ore su 24 a Civile.
Stando ai primi accertamenti interni la signora, una fumatrice accanita, intorno alle quattro si è messa a fumare violando il divieto. Forse per una disattenzione o perché si era assopita, la sigaretta le è scivolata di mano e, complice il trattamento a base di ossigeno in corso, la piccola brace si è istantaneamente trasformata in fiamme, che hanno attaccato il suo materasso. Il rilevatore antifumo agganciato sul letto si è attivato, ha inviato l’allarme alla centrale di telecontrollo e ha fatto scattare l’allarme. Le porte anti-incendio si sono chiuse e la squadra specializzata ha spento il rogo, evitando che si propagasse ai letti vicini. Tutti i pazienti del reparto che si affaccia sulla scala 6 - 26 in tutto, oltre all’anziana che aveva acceso la sigaretta - nel giro di un quarto d’ora sono stati sgomberati e spostati in aree dove c’era posto. Stanno bene e non hanno riportato conseguenze. Purtroppo non è stato così per la settantacinquenne, finita in Terapia intensiva per le ustioni e, alla luce delle condizioni critiche, ieri pomeriggio in procinto di essere trasferita al Gaslini di Genova, reparto grandi ustionati. Dopo un primo intervento della squadra dell’ospedale, sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco. Il caso è al vaglio della polizia di Stato, al lavoro per ricostruire profili di responsabilità.