B:RAS.
Cronaca

Schianto dell’autobus a Brescia, 86enne lotta tra la vita e la morte. Sequestrato il mezzo, forse un guasto meccanico

Il pullmino aveva a bordo una ventina di anziani ed era di ritorno da una gita in Liguria

L'impressionante effetto dell'impatto sul pullman schiantatosi in via Orzinuovi

L'impressionante effetto dell'impatto sul pullman schiantatosi in via Orzinuovi

Brescia –Un morto e dieci feriti, tra cui una donna di 86 anni in bilico tra la vita e morte. Il bus sotto sequestro in vista di un’indagine della procura, che sarà aperta a breve, e di una consulenza sullo stato in cui versava il mezzo. Perché il sospetto più accreditato, che prende più piede, è quello di un guasto meccanico.

Sono gli ultimi aggiornamenti dell’incidente avvenuto giovedì 20 marzo che ha coinvolto un bus shuttle con a bordo una comitiva di anziani di rientro a Brescia da una vacanza ad Alassio, in Liguria. Il bus della ditta Gheza di Travagliato accompagnava una ventina di ultrasettantenni quando intorno alle 20 è uscito di strada mentre percorreva via Orzinuovi, un lungo rettilineo a pochi chilometri dall’arrivo, previsto alla stazione ferroviaria. Alcuni automobilisti che seguivano il bus hanno riferito alla Locale di averlo visto sbandare, mentre il conducente cercava in ogni modo di controllare il volante, finché lo shuttle ha terminato la propria corsa contro un palo, un albero e infine contro il muro di cinta di una ditta.

Faustino Ramera, 75 anni, di Roncadelle, tra i passeggeri, è morto a pochi attimi di distanza dall’impatto. Lascia la moglie e una figlia. Un’anziana di 86 anni è in Rianimazione al Civile per i gravi traumi riportati soprattutto alle gambe. Altri anziani - una decina in tutto i feriti - sono stati smistati tra Civile, Poliambulanza, Città di Brescia. Ferito anche l’autista (non in modo grave) trentenne. Stando agli accertamenti guidava da lucido. È risultato negativo all’alcoltest e alle analisi per rilevare l’assunzione di droga. La pm Federica Ceschi ha acquisito la relazione di servizio degli agenti e disposto il sequestro del bus, compreso il cronotachigrafo, l’apparecchio di bordo che potrebbe aver registrato l’eventuale anomalia.