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Intanto gli edifici rischiano il crollo
Nove casi tra crolli di soffitti e controsoffitti, distacchi di intonaco, caduta di alberi nelle scuole lombarde sui 61 registrati in tutta Italia. Da settembre 2022 ad agosto 2023 quasi il 15% dei casi di cui si ha avuto notizia in Italia ha riguardato la nostra regione. A questi andrebbero aggiunti gli episodi che non sono arrivati alle cronache e che potrebbero portare i numeri a toccare vette più elevate. Emerge dal XXI Rapporto dell’Osservatorio civico sicurezza a scuola di Cittadinanzattiva che, attraverso la rassegna stampa locale, registra gli episodi di crolli, distacchi di intonaco ma anche di finestre, muri di recinzione e alberi negli edifici scolastici o in prossimità.
Quest’anno quelli avvenuti tra settembre 2022 e agosto 2023 sono stati 61, "numero mai raggiunto in questi ultimi sei anni – si legge nel Rapporto – di cui 24 nelle regioni del Sud e nelle Isole (39%), 23 nel Nord (38%), 14 nelle regioni del Centro (23%). Tali episodi hanno provocato il ferimento di sei studenti, un’insegnante, una collaboratrice scolastica oltre ai danni agli ambienti e agli arredi nonché l’interruzione della didattica che ha provocato ingenti disagi agli studenti e alle famiglie. Si è trattato fortunatamente di crolli avvenuti di notte, nel weekend o in periodi di chiusura delle scuole per le festività".
Passando in rassegna i casi lombardi contenuti nel Rapporto, l’ultimo in ordine di tempo ha riguardato il tronco caduto sulla palestra del Vespucci a Milano dopo il nubifragio di fine luglio. Poco prima della fine della scuola, il 6 giugno, si registrava il crollo di un controsoffitto in un altro istituto milanese, l’Albe Steiner.
Scorrendo l’elenco si arriva al cedimento del pannello mensa della Damiano Chiesa di Saronno; al cornicione caduto alla Biagio Bellotti di Busto Arsizio; al crollo del controsoffitto nella mensa di Cesano Boscone, nel Milanese, a dicembre 2022. Ci sono poi il controsoffitto caduto a Mariano Comense, un pezzo di soffitto a Luino (Varese), la pioggia di detriti dal soffitto della primaria di Dello, nel Bresciano, e la parete della palestra delle medie di Castiglione (Lodi).
A monte c’è la vetustà del patrimonio immobiliare scolastico, che richiede manutenzioni ordinarie e straordinarie continue. Ieri a Brescia, ad esempio, il Comune ha voluto inaugurare l’anno scolastico nella Giovanni XXIII, dove si è appena concluso l’adeguamento sismico. Altro sarebbe un ripensamento degli spazi, per ampliare l’offerta del tempo pieno o una diversa riorganizzazione dell’anno scolastico.