Sciopero dei pagamenti delle spese condominiali fino a quando non partiranno gli interventi di manutenzione. Lo mettono in atto, per questo mese, una ventina di famiglie delle case popolari di via Carpaccio a San Polo, gestite da Aler. Si tratta di una scelta estrema, dopo che a settembre era stato fatto un incontro con Comune e Aler che non ha portato, però, ad accelerare i lavori attesi, mentre restano fili elettri scoperti, scambiatore del teleriscaldamento non funzionante e infiltrazioni di acqua. Il problema è emerso pubblicamente durante un picchetto per evitare lo sgombero di una famiglia con quattro minori che ha occupato uno degli affitti vuoti dello stabile di San Polo. L’intervento degli attivisti di Diritti per tutti, Centro sociale Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo in difesa di una occupazione abitativa, ha evitato che fosse effettuato lo sgombero. La famiglia occupante, composta dalla madre operaia e dal padre lavoratore precario con i 4 figli minori, ha convissuto per 4 anni in 8 nel bilocale dei genitori; sono disponibili a regolarizzarsi pagando un canone proporzionato al loro reddito. "L’alloggio era sfitto da 4 anni, l’occupazione è avvenuta senza togliere nessuna casa a chi si trova in graduatoria", ha sottolineato Umberto Gobbi, portavoce dell’associazione Diritti per tutti, che ha evidenziato anche come ci siano 600 appartamenti vuoti solo in città, di proprietà pubblica, non assegnati. La famiglia tornerà ai servizi sociali del Comune per la trattativa. Quanto allo sciopero delle spese condominiali, la settimana prossima dovrebbe esserci un nuovo incontro tra Aler e inquilini, mentre a breve dovrebbe arrivare il cronoprogramma dei lavori. Federica Pacella
CronacaInterventi lumaca alle case Aler . Scatta lo “sciopero” pagamenti