MILLA PRANDELLI
Cronaca

"Io non mangerei mai i prodotti di quei terreni"

Così un agricoltore che ha affittato i suoi appezzamenti trattati con i gessi oggetto dell’indagine

di Milla Prandelli

A tre giorni dal momento in cui sono stati apposti i sigilli all’azienda W.t.e. di Calcinato, che la procura e i carabinieri forestali ritengono di Brescia ritengono, tra gli altri, avere cosparso di fanghi da defecazione inquinanti 3mila ettari di terreni agricoli in Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia Romagna, non mancano le reazioni, specie di fronte alle intercettazioni telefoniche contenute nelle 250 pagine firmate dal Gip Elena Stefana. Antonio Maria Carucci, laureato in scienze geologiche e a libro paga dell’azienda, al telefono con un contoterzista diceva "Io ogni tanto ci penso eh… Chissà il bambino che mangia la pannocchia di mais cresciuta sui fanghi… Io sono stato consapevolmente un delinquente".

Nelle intercettazioni, inoltre, Giuseppe Giustacchini il titolare dell’azienda dice chiaramente che i fanghi non erano trattati. Sempre nelle 150 pagine si legge che è indagato per traffico di consulenze illecite il direttore dell’agenzia interregionale del Fiume Po Luigi Mille, che sfruttava conoscenze e rapporti con sodalizi e politici per supportare la W.t.e, ottenendo in cambio regali, vantaggi e consulenze esterne retribuite.

"I miei campi li ho affittati – spiega un agricoltore della zona di Calcinato – e li ho visti trattare dagli stessi contoterzisti coinvolti nella vicenda. Non mangerei mai ciò che viene prodotto in quelle terre". "A me non è mai stato proposto nulla – spiega un imprenditore di Gottolengo – perché ho molte bestie e pochi terreni, quindi i campi li ho sempre concimati con il nostro stallatico, che certo non ha un buon odore, ma non è nauseabondo come i gessi di cui erano carichi quei camion. Comunque una cosa è sicura: gratis non è mai buono. Però, che dire: con la crisi qualcuno ha accettato “il regalo“ senza farsi domande".

"C’erano persone – ha commentato Ferruccio Toselli di Remedello – che giravano in Mercedes e giacca e cartina alla mano a indicare ai camion dove andare: a me lo ha raccontato un signore che li ha visti". Non sono mancate le prese di posizione dei comitati. "Chi ha sostenuto la W.t.e? – ha chiesto Valter Bellandi a nome dei comitati – e chi la sostiene? In corso c’è un evidente ampliamento in cui sono previsti un nuovo edificio, già realizzato, e nuove vasche per i liquami. Eppure l’indagine proseguiva da tempo". Proteste e preoccupazioni per la salute arrivano anche da Vanny F e Elisabetta Ferrari, di Calcinatello. "Per 20 anni non abbiamo potuto stare fuori dalle nostre case per i miasmi".