FEDERICA PACELLA
Cronaca

La città si riscopre più “amara“

Brescia si riscopre “amara“ con Alchimie-Gli artifici del gusto racchiusi nella magia delle erbe. La fiera-mercato, a ingresso libero,...

Brescia si riscopre “amara“ con Alchimie-Gli artifici del gusto racchiusi nella magia delle erbe. La fiera-mercato, a ingresso libero,...

Brescia si riscopre “amara“ con Alchimie-Gli artifici del gusto racchiusi nella magia delle erbe. La fiera-mercato, a ingresso libero,...

Brescia si riscopre “amara“ con Alchimie-Gli artifici del gusto racchiusi nella magia delle erbe. La fiera-mercato, a ingresso libero, dedicata agli amari e al mondo delle erbe del territorio bresciano organizzato dalla rivista Vini & Cucina Bresciana e Brescia nel Piatto srl, con il patrocinio del Comune di Montirone, si svolgerà il 23 e 24 febbraio al Teatro Sicomoro di Montirone. Saranno 50 le etichette presenti in fiera; tra le novità, la partecipazione delle cantine con i loro vermut e il debutto dell’amaro di Montirone, realizzato con erbe spontanee del territorio e ispirato alla tradizione locale (sarà protagonista di un laboratorio dedicato, dove i visitatori potranno scoprirne le essenze e le caratteristiche). Accanto a loro, un’ampia selezione di prodotti legati al mondo delle erbe e dei sapori artigianali: formaggi, infusi e tisane, mieli, sott’oli di erbe, dolci da forno e, tra le novità di questa edizione, marmellate amare, cioccolato. Grazie alla collaborazione con Confesercenti Lombardia Orientale, questa edizione sarà l’occasione anche per creare legami tra i produttori locali e il mondo della ristorazione, che avrà l’occasione di scoprire nuovi prodotti e produttori. Gli amari, spesso considerati semplici digestivi, nascondono in realtà un grande potenziale. Alchimie 2025 si propone proprio di colmare questo vuoto, ispirando i ristoratori a scoprire come gli amari possano diventare protagonisti di cocktail, piatti e dessert. Inoltre, durante l’evento, Vini&Cucina Brescia lancerà un sondaggio tra i visitatori per raccogliere opinioni sulla redazione di una carta degli amari bresciani.

Federica Pacella