FEDERICA PACELLA
Cronaca

La Leonessa è anche dotta. L’università prima in Italia per il tasso di occupabilità

Brescia, l’ateneo cittadino è balzato al primo posto della classifica del Censis. Il rettore: "Felici di aprire le porte del mondo del lavoro a tutti i nostri studenti".

La Leonessa è anche dotta. L’università prima in Italia per il tasso di occupabilità

L’università di Brescia guida la classifica del Censis per il tasso di occupabilità degli studenti dopo la laurea

Università degli studi di Brescia al primo posto in Italia, tra gli atenei medi, per occupabilità. La conferma arriva dall‘edizione 2024/2025 della classifica Censis delle Università italiane, che vede l’ateneo bresciano al primo posto, tra quelli con un numero di studenti compreso tra 10mila e 20mila, per occupabilità con un punteggio di 107. Tra le 17 università statali analizzate in questa graduatoria, l‘Università degli Studi di Brescia occupa l‘ottava posizione nella graduatoria degli atenei medi con un punteggio complessivo di 87,8 punti.

Un traguardo importante riguarda il campo della comunicazione e servizi digitali dove l’Università degli Studi di Brescia conquista 107 punti (+9 rispetto al 2023/2024), stabilendosi al secondo posto della classifica sempre tra gli atenei medi. Per quanto riguarda gli altri indicatori, l’Università degli Studi di Brescia ottiene 86 punti per le strutture, 81 punti per i servizi, 76 punti per l‘internazionalizzazione e 70 punti per le borse. "In linea con il Rapporto AlmaLaurea, anche il Censis continua a premiare il nostro Ateneo – ha commentato il rettore, professor Francesco Castelli –. Il primo posto nella classifica degli atenei medi per occupabilità conferma la qualità della nostra offerta didattica: studiare all’Università degli Studi di Brescia apre le porte al mondo del lavoro. I dati di quest’anno premiano il nostro Ateneo anche sul fronte della comunicazione e dei servizi digitali relativamente al sito e ai profili social sulla base della funzionalità e dei contenuti. Anche attraverso la sperimentazione di linguaggi innovativi, l‘Università persegue la mission di fornire agli studenti e alle studentesse gli strumenti necessari per affrontare da protagonisti e da protagoniste le sfide del mondo attuale e futuro". Il punto nodale è, comunque, la possibilità di trovare un impiego, ad un anno dalla laurea, con una retribuzione che mediamente è superiore alla media.

"Il merito è sicuramente della nostra università, ma anche del territorio che offre importanti opportunità lavorative, anche se – sottolinea Castelli – anche all’estero i nostri laureati riescono ad emergere. L’appello, quindi, in un momento in cui le famiglie e gli studenti devono scegliere, è di orientarsi verso un percorso universitario, per poter poi avere più opportunità lavorative".