FEDERICA PACELLA
Cronaca

La lotta alla violenza di genere. Primi comportamenti da evitare. La scuola li insegna col teatro

Studenti-attori coinvolti nel portare in scena “Trattami bene“. L’autore: "Cominciamo dalle basi"

La presentazione dell’iniziativa promossa a Brescia per agire sui comportamenti che aiutano a diffondere modelli di relazione pericolosi

La presentazione dell’iniziativa promossa a Brescia per agire sui comportamenti che aiutano a diffondere modelli di relazione pericolosi

Comportamenti diffusi, anche socialmente accettati, che si alimentano di stereotipi e pregiudizi e che creano il terreno fertile per la violenza di genere. "I casi eclatanti, che sfociano in tragedie, sono ben noti – spiega Giovanni Scolari, dirigente scolastico dell’Abba-Ballini, scuola capofila della rete A scuola contro la violenza sulle donne –. Restano invece sommersi i comportamenti diffusi che mettono a disagio le ragazze, che rimangono nascosti ma perpetuano l’idea per cui una persona proprietà di qualcun altro, un oggetto". I banchi di scuola sono i primi ‘teatri’ in cui le relazioni tra generi diversi si creano, si sviluppano e diventano modelli che saranno poi perseguiti per tutta la vita. Ecco perché proprio gli studenti e le studentesse, in particolare del liceo Arnaldo, sono stati coinvolti per portare in scena “Trattami bene“, romanzo scritto da Alessandro Lucà con la prefazione di Omar Pedrini, che ha come oggetto la violenza sulla donna, mettendo in particolare in risalto quella psicologica e le “relazioni tossiche“. Dal libro è nata una performance teatrale (con Lucà, anche Natascia Medaglia), in cui protagonisti sono anche alcuni ragazzi dell’Arnaldo, Nina, Simone, Aurora e Teresa, che si fanno interpreti di situazioni in realtà molto diffuse. Nella performance messa in scena per la presentazione dell’iniziativa, alla presenza della dirigente del liceo classico Elena Lazzari, i giovani attori hanno riprodotto un dialogo sulla gelosia che diventa possesso, ma che non scandalizza fino a quando non si arriva alle percosse fisiche.

"Ci sono i picchi della violenza di genere – ricorda Lucà – ma c’è anche una base fatta di comportamenti che vengono tollerati, su cui ciascuno può incidere. Questo progetto, che parte dal libro e si è tradotto in una performance teatrale, con il coinvolgimento delle scuole, punta proprio a scalfire questa base, che fa meno rumore, ma che è poi quella che favorisce i picchi". Già sold out lo spettacolo in programma l’1 ottobre presso la sede di Confartigianato Brescia, nell’ambito di Librixia, dedicato proprio alle scuole superiori attraverso la rete contro la violenza sulle donne. Altri appuntamenti sono il 24 novembre al Piccolo Teatro Libero di San Polo, il 28 a Salò con l’associazione Maddalina, il 29 novembre a Brescia centro coop.