FEDERICA PACELLA
Cronaca

La movida perbene . Operatori specializzati vigileranno sui ragazzi: "Un progetto pilota"

Brescia, siglato in Prefettura l’accordo tra Comune e commercianti. I maleducati prima saranno richiamati, poi allontanati o multati.

La movida perbene . Operatori specializzati vigileranno sui ragazzi: "Un progetto pilota"

Brescia, siglato in Prefettura l’accordo tra Comune e commercianti. I maleducati prima saranno richiamati, poi allontanati o multati.

Un modello ‘Brescia’ per contenere gli effetti molesti della movida. A dare il via ad una forma nuova di gestione, che supera le esperienze passate pur facendone tesoro, è l’accordo sottoscritto ieri mattina in Prefettura, tra il prefetto Andrea Polichetti, la sindaca Laura Castelletti, Camera di commercio, Confesercenti, Confcommercio, CNA Brescia, Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, Assopadana CLAI , Associazione Artigiani. Presenti alla seduta di Comitato anche il Questore, Eugenio Rodolfo Spina, i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, Vittorio Fragalà e della Guardia di Finanza, Francesco Maceroni, il Comandante della Polizia Locale del Comune di Brescia, Marco Baffa, e i due assessori comunali a Sicurezza e Attività produttive, Valter Muchetti e Andrea Poli. In sostanza, l’accordo prevede che, nelle tre aree della movida (Carmine, piazzale Arnaldo, piazza Vittoria), siano impiegati degli operatori specializzati (non steward), con compiti di osservazione, “moral suasion“ in caso di comportamenti “maleducati“ e segnalazione alle forze dell’ordine.

Il costo sarà sostenuto in parte dal Comune, in parte dagli stessi esercenti, coinvolti grazie alle associazioni di categoria. "A problemi nuovi vanno date risposte nuove, come questo – ha sottolineato Polichetti -. Questi operatori, selezionati e formati, saranno utili per informare gli avventori degli esercizi pubblici e pretendere condotte più rispettose del decoro della città". Per Castelletti, "si tratta di un modello nuovo, che sperimentiamo a Brescia, ma che non vedo difficile esportare anche a Desenzano, a Salò, nella bassa, dove si registrano questi fenomeni". Resta alta l’attenzione delle forze dell’ordine, a cui gli operatori dovranno rivolgersi per segnalare le condotte illecite.

"Gli operatori – spiega il questore Eugenio Spina – non hanno potestà di intervento, ma devono rapportarsi con le forze di polizia presenti sul posto in base alle indicazioni definite dal tavolo tecnico che si terrà in Questura". La sperimentazione partirà dalla prossima settimana.