REDAZIONE BRESCIA

La presidente: servono maggiori sforzi

Legambiente Lombardia e la Commissione speciale antimafia lanciano l'allarme sulla presenza sempre più diffusa delle mafie nel crimine economico in Lombardia, evidenziando la gravità dei crimini ambientali. Si richiede maggiore vigilanza e coinvolgimento dei cittadini per contrastare questa minaccia.

La presidente: servono maggiori sforzi

Aumentare il livello di guardia nei confronti delle organizzazioni della criminalità economica, che come dimostrano le inchieste delle direzioni distrettuali antimafia, è sempre più spesso appannaggio delle mafie radicate nel territorio lombardo. Questo l’appello di Legambiente Lombardia, dopo la pubblicazione del rapporto Ecomafia 2024. "L’elevato numero di ordinanze di custodia cautelare – spiega la presidente regionale Barbara Meggetto – per delitti contro l’ambiente con 49 casi, prima regione d’Italia al pari della Campania, testimonia la particolare gravità delle attività criminali e delle contestazioni che ne sono conseguite. Ma non è una novità, da molto tempo la nostra regione si inquadra con un ruolo da protagonista nei grandi traffici e nelle inchieste più grandi e articolate".

Secondo la presidente della Commissione speciale antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità di Regione Lombardia, Paola Pollini (nella foto), "il rapporto non lascia dubbi, purtroppo la Lombardia conserva il triste primato di capolista delle regioni del Nord per i crimini ambientali. Evidentemente occorre uno sforzo maggiore sia per quanto riguarda la sorveglianza del territorio che nell’ambito della sensibilizzazione dei cittadini. Occorre spingere sui controlli e stringere un’alleanza con cittadini e imprese, almeno per contenere le criticità". In Lombardia ci sono progetti come Savager, avviato da Arpa Lombardia per il contrasto precoce alla gestione illegale di rifiuti attraverso la fotointerpretazione di immagini satellitari ad altissima risoluzione. "In commissione Antimafia – prosegue Pollini – abbiamo sentito Forze dell’Ordine e associazioni territoriali, tutti chiedono maggiore coordinamento e formazione. Non c’è in gioco solo il ripristino della legalità, ma anche la protezione e il benessere del nostro territorio". F.P.