"La rete sociale va cambiata. Non basta premiare la produttività"

L’analisi del sindacato pensionati: indispensabile affrontare il cambiamento

"La rete sociale va cambiata. Non basta premiare la produttività"

iovanna Mantelli, segretario generale della Federazione provinciale Pensionati Cisl

"Nei prossimi vent’anni in provincia di Brescia raddoppierà il numero dei grandi anziani. Siamo pronti ad affrontare le sfide poste da queste trasformazioni?". Una domanda che può essere estesa a tutto il territorio lombardo quella posta da Giovanna Mantelli, segretario generale della Federazione provinciale dei Pensionati Cisl, che ha commissionato la ricerca sull’andamento demografico dei 205 comuni bresciani, elaborata da Elio Montanari e intitolata “Senza rete“. Il quadro che emerge è quello di una popolazione sempre più anziana, a cui non fa da contraltare la crescita dei giovani. "Gran parte del sistema sociale e pensionistico italiano – ricorda Mantelli – si regge su una distribuzione delle classi di età che premia la fase produttiva della vita e rende marginali quelle che riguardano i giovani non ancora entrati nel mondo del lavoro e gli anziani. L’invecchiamento della popolazione e la riduzione della natalità stanno però mettendo progressivamente in crisi il sistema. Le trasformazioni della struttura demografica producono infatti squilibri generazionali che costituiscono un freno alla crescita economica e alla sostenibilità del sistema di protezione sociale del nostro Paese. I numeri che fotografano i cambiamenti demografici impongono una riflessione che non può più essere rinviata e che deve coinvolgere l’intera società, soprattutto perché il declino demografico è destinato a durare e a intensificarsi nel futuro". Le conseguenze saranno particolarmente negative nell’ambito della previdenza sociale (dove un sempre minor numero di giovani e adulti dovranno sostenere un crescente numero di anziani), nel mercato del lavoro (per la riduzione della popolazione attiva), nell’assistenza sanitaria (per il rischio di maggiore fragilità e di incremento dei costi, in virtù della forte crescita degli ultraottantenni). "Lo scenario prefigura trasformazioni sociali i cui effetti vanno ben oltre la semplice riforma dei sistemi pensionistici o di welfare – osserva Maria Rosa Loda, componente della Segreteria provinciale della Cisl – investendo i problemi di crescita economica e gli stessi comportamenti sociali". F.P.