"La sfida è evitare la dipendenza. I servizi ci sono, la rete arranca"

Gli operatori: arrivano già dopo qualche reato, occorre intercettarli prima

"La sfida è evitare la dipendenza. I servizi ci sono, la rete arranca"

. lena Tamussi direttrice sanitaria Smi Stefano Rizzi ad Smi Gli Acrobati Nel 2023 ha seguito 903 persone con dipendenze

"I servizi ci sono, Brescia ne è particolarmente ricca. La Prefettura ha la nostra disponibilità a collaborare, a fare le valutazioni dal punto di vista del comportamento della persona in relazione al contesto di vita. Bisogna fare rete, soprattutto per intercettare precocemente i giovani". Stefano Rizzi, amministratore delegato Smi Gli Acrobati (servizio multidisciplinare integrato con sede a Concesio, che nl 2023 ha seguito 903 persone con dipendenze da droga, alcol e azzardo), evidenzia l’importanza di recuperare la funzione anche di prevenzione dell’articolo 75, che si è persa per varie ragioni, non da ultima la carenza di personale delle Prefetture, lasciando solo l’aspetto punitivo. Gli invii ai servizi dopo la segnalazione per consumo di droga sono praticamente nulli, nonostante tra i consumatori di droghe (cannabinoidi, ma non solo) ci siano anche tantissimi giovani. "Sicuramente i ragazzi hanno in atto sperimentazioni – sottolinea Elena Tamusssi, direttrice sanitaria Smi – sarebbe bello fare un aggancio precoce per evitare l’instaurarsi della dipendenza. Invece i giovani che arrivano da noi, in genere, hanno già non solo la segnalazione ex articolo 75, ma sono spesso anche già in messa alla prova per reati legati allo spaccio, quindi siamo già oltre. Un peccato, perché il fenomeno invece è molto diffuso ed è in crescita". Dall’esperienza dello Smi, invece, emerge che offrire uno spazio ai giovani permette di agganciarli per tempo e di evitare le conseguenze peggiori. Gli strumenti ci sono (l’articolo 75), i servizi pure: fondamentale è metter insieme tutti i pezzi della rete far partire la macchina. "Dai dati del Ministero si vede che il grosso delle persone segnalate è under 29, con una fascia di minori molto ampia. Ribadiamo che si sta perdendo la possibilità di un aggancio precoce. Le persone segnalate non sono necessariamente tossicodipendenti, quindi l’intervento non deve essere automaticamente di cura, ma preventivo, per prevenire l’aggravarsi della situazione. Ecco perché è fondamentale l’invio ai servizi. Noi ci siamo". F.P.