REDAZIONE BRESCIA

L’Adamello, duemila anni fa. C’era terreno morenico prima della distesa di ghiaccio

Gli studi di Bicocca e Politecnico Milano: ambiente adatto ai vitigni

L’Adamello, duemila anni fa. C’era terreno morenico prima della distesa di ghiaccio

Gli studi di Bicocca e Politecnico Milano: ambiente adatto ai vitigni

Dove oggi si trova il ghiacciaio dell’Adamello alcune migliaia di anni fa c’era terreno morenico. Il dato è emerso dagli studi seguiti alla ricerca messa in atto da due università meneghine a partire dal 2021. "Sono stati sondati 230 metri di ghiaccio. È stato effettuato un carotaggio difficile, che ha visto la strumentazione perforare un ghiaccio particolarmente bagnato, quindi difficile da lavorare – commenta il giornalista Lino Zani, responsabile del progetto Ada 270 delle università Bicocca e Politecnico di Milano - tra le cose che sono state scoperte c’è un dato importante. Il ghiaccio sul fondo risale a prima di Cristo. Inoltre in fondo al ghiacciaio non c’è roccia bensì fondo morenico. Questo significa che in tempi remoti lì il clima era diverso e non c’erano ghiacci. Ora stiamo cercando i fondi per potere proseguire nello scavo di almeno 20-25 metri per capire di che epoca parliamo e per capire poi come il ghiacciaio dell’Adamello si è formato. Quando inizieremo il lavoro saranno posati cavi e fibra ottica come nello scavo da 230 metri, che ci sta dando nozioni sull’evoluzione climatica del nostro territorio. Di per certo il ghiacciaio ha smesso di crescere nel 1986, ai tempi di Chernobyl, di cui si rileva traccia. Poi, purtroppo, è iniziato l’inesorabile ritiro". La scoperta del territorio morenico sotto i ghiacci suggerisce diverse ipotesi e fornisce alcune curiosità.

Ad esempio il territorio morenico che si trova sotto il ghiacciaio potrebbe essere lo stesso arrivato fino in Franciacorta quando si è formato e poi ritirato il ghiacciaio dell’Oglio. Un terreno questo, che consente la crescita di vitigni capaci di generare uve produttrici di grandi vini bianchi. Se ne troverebbe parte anche sul lago d’iseo e in Valcamonica, che dunque potrebbero essere vocati entrambi alla produzione di bianchi di altissima qualità. E i bianchi camuni cominciano a farsi conoscere accanto ai rossi. Il lago d’Iseo, al momento, non produce uve. Un dato invece è certo: la Franciacorta deve moltissimo alla Valcamonica.

La morena, purtroppo, nei prossimi anni potrebbe tornare alla luce anche in Adamello, a causa del consumarsi della coltre di neve e ghiaccio. "Dall’86 a oggi il ghiacciaio è fermo o meglio in ritiro – rimarca Lino Zani – La stima degli studiosi, se continuiamo così, è che tra 40 anni il ghiacciaio dell’Adamello non ci sarà più. Quest’estate si è ritirato moltissimo. Lo zero termico è stato a 4500 metri e a ottobre era a 3500. Lo spessore, ovvero la massa di ghiaccio, sta sparendo. Nel 2023 abbiamo perso 6 metri di spessore. Lo stesso l’anno precedente. Il dato è sconcertante". Milla Prandelli