F.P.
Cronaca

Troppa plastica nel Garda, la denuncia di Legambiente: "I turisti abbandonano rifiuti"

Trovate tracce di poliestere e polietilene nelle acque

Tra i componenti principali il polistirene (45,6%) il polietilene (43,1%) e il polipropilene (9,8%)

Tra i componenti principali il polistirene (45,6%) il polietilene (43,1%) e il polipropilene (9,8%)

Brescia – Raccolta in chiaro e scuro per il lago di Garda, dove l’aumento delle presenze legate al turismo porta con sé anche un surplus di rifiuti. Per Legambiente, i risultati raggiunti sono positivi, visto che la media è di poco meno del 75% di raccolta differenziata, un residuo secco medio pari a 208 chilogrammi per abitante l’anno e quattro comuni ancora sotto la soglia del 65%, ma con ancora un po’ di strada da percorrere. Nei 580 chilometri quadrati di territorio dei comuni del Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano e Limone sul Garda non superano il 65% di raccolta differenziata, con Limone e Tignale a un passo dal raggiungere questa soglia. Tra i comuni più virtuosi, Gardone Riviera poco sotto l’82% di differenziata, Manerba del Garda con il 79%, Puegnago del Garda con il 78%.

Secondo il circolo Per il Garda di Sirmione, "va abbassata la quantità di indifferenziato, mettendo in condizione i turisti di essere virtuosi. Una grossa sfida che si allarga anche alla qualità delle acque: ogni rifiuto, soprattutto di plastica, può contaminare le spiagge, finendo anche nelle acque". Per quanto riguarda le microplastiche le analisi effettuate nel lago di Garda indicano tra i componenti principali il polistirene (45,6%), il polietilene (43,1%) e il polipropilene (9,8%). Sulla valutazione di Legambiente pesano i 9 milioni di turisti all’anno che si affollano le sponde gardesane, con il loro carico di rifiuti, spesso indifferenziati, scaricati sulle infrastrutture di conferimento dei comuni lacustri. Un dato messo in risalto dalle utenze non domestiche che, come nel caso di Limone sul Garda, superano le utenze domestiche.