
Il presidente Germano Bettoncelli
Cinque anni fa si sono trovati ad affrontare “a mani nude” la pandemia di Covid che, solo nel Bresciano, ha portato al 40% di decessi in più rispetto alla media. Oggi, i medici sono delusi per ciò che non è stato fatto dopo quella terribile pagina della vita della collettività. "Oggi abbiamo un’analisi scientifica di quanto accaduto – commenta Germano Bettoncelli, presidente dell’Ordine dei medici di Brescia, che ha fatto un punto attraverso le testimonianze di Ottavio Di Stefano, Alberto Platto, Silvio Caligaris, Umberto Valentini, Tiziana Candusso – che è abbastanza soddisfacente per la capacità di lettura dei fenomeni. Ci lascia dubbiosi l’interpretazione dei modelli gestionali. C’è una commissione parlamentare d’inchiesta su Covid, mi chiedo se stia lavorando per i piani gestionali o se sta facendo un’analisi dei fenomeni capitati solo ad uso politico".
Attualmente il piano pandemico è all’attenzione della conferenza Stato-Regioni, ma "nessuno ha visto cosa contiene e non ci sono in vista i piani attuativi". Altro grande scoglio è l’ondata di tendenze negazioniste e antiscientifiche, "che vanno contrastate e vanno sconfitte per quanto possibile". L’ex presidente Di Stefano, che nei giorni del Covid, con i colleghi, arrivò a stendere le prime e uniche linee guida a fronte di una morte diffusa che non si vedeva dai tempi della Spagnola, parla di delusione. "Dopo il Covid, ci eravamo illusi che il lavorare insieme potesse diventare la regola, che il Servizio sanitario nazionale potesse essere davvero tale. Siamo delusi". Il Ssn rimane sottofinanziato, la programmazione delle risorse umane insufficiente, manca un’organizzazione sanitaria che consenta un dialogo costante tra ospedale e territorio, lontanissimo il percorso di digitalizzazione e innovazione. Eppure la possibilità di nuove pandemie è tutt’altro che remota: la lista dell’Oms dei patogeni potenziali fonti di pandemie è passata da 9 a 32 negli ultimi anni, tra cui colera e salmonella.
Oggi, anche nel Bresciano, alle 12 le campane suoneranno per ricordare le vittime della pandemia. "Cosa succederebbe oggi con una nuova pandemia? L’ospedale ha imparato – commenta Platto, segretario dell’Ordine – i medici di medicina generale anche, ma l’organizzazione non ha imparato nulla, sono convinto che sul territorio non c’è ancora la capacità di dare risposta, neanche di balbettarla, perché non si fa rete, si è soli".