Il museo d’arte urbana a cielo aperto di Brescia inizia a prendere forma: dopo gli interventi di Luca Font e Demsky, un nuovo capitolo si aggiunge con l’arrivo dell’artista Joys, figura di spicco della scena urban internazionale. Con il progetto ‘YARDA’, Joys regala alla città un’opera che si sviluppa su due binari: un treno d’arte che diventa una vera e propria tela in corsa e un murale monumentale su uno degli edifici principali del deposito di Via Magnolini 3. Caratterizzato dalle sue inconfondibili geometrie, ‘YARDA’ prende forma sia sul treno della metro, decorato esternamente per portare l’arte in movimento attraverso la città, sia sulla facciata del deposito, arricchita da tonalità di verde che si fondono con l’architettura circostante.
Un nuovo intervento artistico che prosegue il dialogo tra contemporaneo, patrimonio e spazio pubblico avviato durante l’anno di Brescia Bergamo Capitale della Cultura, integrando l’arte nel paesaggio urbano e offrendo ai cittadini una prospettiva nuova e “in movimento“ dei linguaggi artistici contemporanei. "Il progetto di Metro Brescia – dichiara Joys – mi ha ispirato sin dal principio. L’opportunità di realizzare un intervento pittorico su larga scala all’interno del deposito e, allo stesso tempo, creare un ‘treno d’arte viaggiante’ è per me una soddisfazione enorme".
Federica Pacella