L’assalto per prendere il bus: "Aggressione colpa dell’azienda"

Autista di Brescia Trasporti aggredito da utente frustrato per autobus pieno. Sindacato denuncia carenza di autisti e chiede maggiore sicurezza sul lavoro.

L’assalto per prendere il bus: "Aggressione colpa dell’azienda"

Ha riportato tre giorni di prognosi l’autista di Brescia Trasporti aggredito lunedì

Un’aggressione stile film d’azione con rapina, ma l’auto messa di traverso davanti all’autobus era solo per cercare di salire su un bus pieno, stracolmo di utenti: a pagarne le spese solo l’autista con sputi e pugni. Ha riportato tre giorni di prognosi l’autista di Brescia Trasporti aggredito lunedì, segnalato dall’OrSa e riportato dal nostro giornale. Ieri l’USB (Unione sindacato di base) lavoro privato del Tpl ha evidenziato la gravità dell’episodio, sottolineando come l’aggressività degli utenti sia anche da imputare ai salti di corse per carenza di autisti e ha richiamato le responsabilità dell’azienda. "Ancora aggressioni sul posto di lavoro per i lavoratori e lavoratrici al diretto contatto con l’utenza: non solo medici, infermieri, ma soprattutto chi guida mezzi pubblici, utenza frustrata che riversa la propria rabbia sugli operatori per i disservizi del pubblico.

Quelli più esposti sono i conducenti degli autobus ed è successo di nuovo ad un autista di Brescia Trasporti solo perché ritenuto dall’aggressore colpevole di non essersi fermato per farlo salire in un autobus pieno, cosa che ormai diventata normalità per chi non riesce a mettere in strada il numero di mezzi giusti per un servizio adeguato alla richiesta della città. USB Lavoro Privato è da tempo che richiede a Brescia Trasporti un lavoro più sicuro con posto di guida protetto, corse adeguate e percorrenze corrette con recupero psicofisico al capolinea, il tutto già portato in passato all’attenzione della Prefettura". La mancanza di autisti è nota e cronica. "Certamente l’atteggiamento dell’azienda sull’argomento non aiuta a fidelizzare il personale". Federica Pacella