GABRIELE MORONI
Cronaca

Temù, ex vigilessa morta: spunta il mistero della tisana che provocò il "coma"

Laura Ziliani disse di aver dormito 36 ore. L’esperto: se la tempistica è quella parliamo di sonno indotto

Laura Ziliani

Brescia, 25 agosto 2021 - «Il grande sonno» era il titolo di un classico del cinema noir, l’impermeabile e la grinta da duro triste di Humphrey Bogart, lo sguardo ammaliatore di Lauren Bacall. Un grande, lungo sonno è uno degli interrogativi che galleggiano a grappoli nel giallo di Temù: il sonno di trentasei ore in cui Laura Ziliani ha dichiarato di essere rimasta immersa dopo avere sorbito una tisana. Accadeva un mese e mezzo prima che l’ex vigilessa sparisse, l’8 maggio. Domande per Carlo Locatelli, direttore del Centro Antiveleni "Maugeri" di Pavia. Dottor Locatelli, una tisana può indurre un sonno tanto prolungato? "Una tisana, parliamo di una normale tisana, contiene sostanze vegetali che fanno dormire, come camomilla e valeriana. Sostanze che danno calma, tranquillità. Una normale tisana. Diverso il discorso se sono state aggiunte sostanze particolari, che siano essere vegetali o altro".

Rimaniamo sulla tisana classica, normale. Può provocare un sonno tanto lungo? "Dormire per trentasei ore filate non è normale. Non so se nel caso della signora sia stato un sonno senza interruzioni. In trentasei ore una persona si risveglia. Prendiamo il caso di benzodiazepine come Tavor, Halcion, Lexotan, che vengono prescritte per fare dormire le persone. Chi le assume può dormire otto, dodici, quattordici ore, ma alla fine si risveglia. Altrimenti si deve parlare di sonno indotto". Indotto come? "Per una sonno di trentasei ore è necessaria una molecola o una serie di molecole con una durata molto lunga, con una efficacia elevata e prolungata. Pensiamo a quello che avviene in un reparto di rianimazione: per mantenere un paziente in uno stato di sonno prolungato e senza interruzioni, come nel coma in anestesia, si somministrano farmaci in infusione continua". Come ci si può procurare questi farmaci? "Si possono trovare in farmacia. Sarebbe necessaria la prescrizione medica, ma può accadere che vengano venduti anche senza. Ci sono i farmaci che ci si può procurare in internet. Ci sono le cosiddette “designer benzodiazepine“. Prendiamo il caso degli omicidi con il tallio a Desio. Si era pensato, anche a un inquinamento dell’acqua provocato dagli escrementi dei piccioni. Era invece evidente che c’era stata una somministrazione fatta in modo non consono. Lo scorso aprile, come Centro Antiveleni, ci siamo occupati del caso di una droga venduta in internet che ha causato un coma molto prolungato. Il mercato di internet è immenso e inarrestabile. Anche noi, come medici, non dico che ci dobbiamo trasformare in investigatori perché rimaniamo dei semplici medici. Diciamo che anche da un punto di vista analitico dobbiamo pensarle tutte". La conclusione sulla tisana di Temù? "Nessuna tisana fa dormire per trentasei ore. Questo lo posso dire con tranquillità. Se si tratta di una tisana commerciale. Se poi ci si mette dentro dell’altro, il discorso cambia. Ci sono tante sostanze che possono essere tranquillamente sciolte. Le benzodiazepine sfuggono talvolta anche nei normali, veloci test che si eseguono in un pronto soccorso. Sostanze che si impiegano per le rapine, i raggiri, anche nei casi di maltrattamenti dei bambini. Dobbiamo pensare che dietro c’è sempre qualcosa di violento. Viviamo in un mondo pieno di insidie e non è facile trovarle".