
I valori non sono ufficiali, perché quelli validati e riconosciuti come certi sono solo quelli delle centraline Arpa. Tuttavia...
I valori non sono ufficiali, perché quelli validati e riconosciuti come certi sono solo quelli delle centraline Arpa. Tuttavia quelli dei rilevatori di cui si è dotato il circolo di Legambiente Valle dell’Oglio, nell’ambito della campagna “Mal d’Aria“, possono dare indicazioni di concentrazioni in aree specifiche e in determinate fasce orarie. La centralina del circolo guidato da Franco Ferrandi è posizionata a Lograto, nella Bassa bresciana attraversata dalle arterie autostradali lungo cui fioriscono le logistiche. Registrandosi all’app Wheaterlink, si può scaricare l’aggiornamento e vedere il trend delle rilevazioni. "Ora stiamo monitorando i valori – spiega Ferrandi –. In seguito, dopo un periodo congruo, inizieremo a fare dei confronti per individuare le criticità segnalate dai cittadini".
Dal bollettino preoccupa in particolare il Pm1, particolato ultrasottile, per lo più originato da processi di combustione. Ieri la centralina di Legambiente segnava 27 microgrammi/mc di Pm1: secondo l’Oms è cautelativo il limite di 15 microgrammi/mc di concentrazioni medie nelle 24 ore per le Pm2,5. "Ci chiediamo cos’altro occorra affinché le città lombarde si decidano a fare fronte comune con il governo nazionale e regionale per meglio governare la mobilità urbana a suon di investimenti nel trasporto collettivo, indispensabile per ridurre l’impatto del traffico pendolare - commenta Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia -. In regione, continuiamo a vedere campi e boschi distrutti per fare spazio a nuove autostrade neanche fossimo negli anni ‘60".
F.P.