
La lettera con gli auguri di buon Pasqua agli insegnanti da parte del dirigente dell’IC di Bedizzole, Pietro Michele Dursi
Brescia – Non si placano le polemiche dopo gli auguri sarcastici alla “maggioranza silenziosa” del dirigente scolastico dell’IC di Bedizzole, Pietro Michele Dursi. Dopo la reazione dei docenti, la segnalazione del sindacato Gilda all’ufficio scolastico regionale, la presa di posizione dei sindaci di Bedizzole e Calvagese, ora è Antonella Poli, segretaria Flc Cgil Brescia, ad alzare il tiro, leggendo l’episodio all’interno di un contesto più ampio.
“In più occasioni abbiamo manifestato come organizzazione sindacale della scuola perplessità circa la modalità di selezione proposta dal Ministero, ma soprattutto, sul percorso di formazione di alcuni nuovi dirigenti scolastici, evidentemente troppo ancorato ad un’idea che li vorrebbe adeguati ai governanti di turno secondo una logica di dipendenza verticale accentratrice, riducendo al minimo, fino a vanificarle, le dimensioni collegiali nei processi decisionali che costruiscono l’istituzione scolastica e che ne determinano la qualità culturale e sociale. L’augurio pasquale alla “maggioranza silenziosa” del ds di Bedizzole è una manifestazione della deriva alla quale si può giungere”, spiega Poli.
La segretaria ricorda come la gestione di assenze, il controllo delle malattie, la convocazione delle riunioni sono responsabilità personale del dirigente: usare affermazioni di “facile presa qualunquista” ha trasformato un augurio “in un giudizio dal sapore tardo padronale con il gusto di minaccia-premio ‘Sappiate che il dirigente vi conosce, sa chi siete…’”. L’intelligenza di una scuola dovrebbe essere, invece, l’esito di un’azione collettiva condivisa, il contrario del silenzio invocato negli auguri pasquali. “Da tempo l’obbedienza non è più una virtù”. Conclude Poli: “Continueremo perciò a costruire con il nostro dissenso, questo anche il nostro augurio a tutte e a tutti coloro che conoscono la straordinaria forza della parola”.