MILLA PRANDELLI
Cronaca

L’ex albergo Toledo in fiamme. Cinque appartamenti distrutti

L’incendio nel centro di Iseo si sarebbe sviluppato da una canna fumaria dell’edificio storico. Una ventina di vigili del fuoco impegnati per ore per salvare il nucleo di costruzioni medievali.

L’incendio nel centro di Iseo si sarebbe sviluppato da una canna fumaria dell’edificio storico. Una ventina di vigili del fuoco impegnati per ore per salvare il nucleo di costruzioni medievali.

L’incendio nel centro di Iseo si sarebbe sviluppato da una canna fumaria dell’edificio storico. Una ventina di vigili del fuoco impegnati per ore per salvare il nucleo di costruzioni medievali.

ISEO (Brescia)Momenti di terrore ieri mattina a Iseo, quando nel centro storico è scoppiato un incendio devastante, che ha lasciato senza casa cinque famiglie. I fatti sono accaduti nell’ex albergo Toledo, luogo storico caro agli iseani perché ospitava sia stanze sia un rinomato ristorante, che sono poi stati chiusi per essere trasformati in unità abitative. Secondo una prima ricostruzione, tutto si sarebbe sviluppato da una canna fumaria. "Sono stata una tra le prime a uscire – ha spiegato Adriana Pullio, che col marito è scampata alle fiamme e che ha avvisato altri vicini – ho sentito ticchettare sulle tegole come se fosse grandine e ho capito che stava succedendo qualcosa. Ho aperto la porta e visto il fumo e così ho chiamato il 112, che ha mandato sul posto i pompieri e la protezione civile. Sono stati fantastici. Hanno aiutato altre persone a lasciare i loro appartamenti. Io sono terrorizzata ora, non ho più una casa, non so cosa sarà di me. Ho perso tutto: i miei dipinti, i miei libri. È difficile pensare al futuro".

Sul posto c’erano una ventina di vigili del fuoco dal comando provinciale di Brescia, da Darfo e dal distaccamento volontari di Sale Marasino. Il lavoro è stato immane, poiché gli appartamenti avevano coperture in legno. In alcuni tutto è andato perso– arredi, abiti, libri, strumenti musicali, opere d’arte. Tutto ridotto in cenere. "Io ero in casa – ha detto Clara Lo Monaco, un’altra residente – ma inizialmente non mi sono resa conto di nulla. Poi il fumo ha iniziato a entrare e in casa è arrivata l’acqua degli idranti. Mi hanno portato fuori i vigili del fuoco".

Oltre ai pompieri, la protezione civile, la polizia locale, la Croce rossa e i tecnici del Comune. "Abbiamo disposto vitto e alloggio per quattro famiglie, un nucleo familiare ha provveduto autonomamente", ha detto il sindaco Riccardo Venchiarutti. L’area dove è scoppiato il rogo, in via Pieve, è un dedalo di vicoli e case medievali che si affacciano sulla piazza principale e sul Palazzo Vantini, il municipio. Vicini ci sono anche le scuole elementari, la chiesa e l’ente espositivo Arsenale.