MILLA PRANDELLI
Cronaca

Un gioiello sul Sebino: la storica limonaia di Pisogne sprigiona splendore come all’epoca dei frati

Brescia, il restauro della tenuta voluto dalla famiglia Martinelli

La famiglia Martinelli è composta dal padre Sandro, dal figlio Luca e dalla madre Pinuccia Zigliani “Decidere di acquistare e riqualificare è stato un atto d’amore”

La famiglia Martinelli è composta dal padre Sandro, dal figlio Luca e dalla madre Pinuccia Zigliani “Decidere di acquistare e riqualificare è stato un atto d’amore”

Pisogne (Brescia) – Un pezzo di storia rivive sulle sponde del lago d’Iseo. Dove un tempo i frati agostiniani coltivavano i loro preziosi limoni, oggi i fiori e i frutti gialli con il loro profumo agrumato sono tornati a riempire l’aria grazie al recupero della storica limonaia di Pisogne: un gioiello architettonico e agricolo, unico esempio sul Sebino di una struttura di questo genere, ben più comune sul Benaco. La limonaia, realizzata quasi con soli muri a secco nel XVII secolo poco dopo che i monaci si insediarono sulle rive Nord del lago d’Iseo, è stata restituita all’antico splendore dopo un meticoloso restauro conservativo durato anni.

Simbolo di un’epoca in cui i frati trasformavano la terra in oro, oggi si presenta più bella che mai, pronta a raccontare la propria storia: un trionfo della natura e dell’ingegno umano, che riporta Pisogne al centro di un racconto affascinante, dove il profumo dei limoni si mescola alle vicende umane. A consentire il ritorno alla luce dell’antica area produttiva, ora di proprietà privata e non visitabile ma visibile dal centro di Pisogne, è stata la famiglia Martinelli, che ogni giorno la cura con dedizione a amore. Camminando nella proprietà, con il permesso della famiglia accogliente e generosa, pare di udire i canti e le preghiere dell’ordine monacale fondato da Sant’Agostino, che lasciò Pisogne a fine del XVIII secolo.

I Martinelli hanno acquistato la proprietà alcuni anni fa. “Abbiamo realizzato un sogno – spiega Pinuccia Zigliani Martinelli, pisognese doc, cresciuta guardando le antiche strutture ormai coperte di vegetazione dal basso della sua abitazione vicina al lago – Tutto è stato restaurato dalla nostra famiglia con tanta passione, e ogni giorno facciamo qualcosa di nuovo”. I Martinelli si occupano della tenuta quasi a tempo pieno. Se dove venivano ricoverati i limoni ora c’è la residenza della signora Pinuccia, del figlio Luca e del marito Sandro, fuori la natura trionfa con limoni, cedri, alberi da frutta, un’enorme mimosa, ulivi e viti.

“Abbiamo mantenuto tutti i terrazzamenti, i muri a secco e le scalette, spesso ripide e con alti gradoni, realizzati dai monaci – rimarca Sandro Martinelli, originario di Iseo – Facciamo tutto in tre, senza impiegare giardinieri. Scegliere di acquistare e restaurare è stato un atto d’amore. Quando termini di strappare erbe, sistemare alberi, curare limoni e altre piante, devi ricominciare. Noi siamo felici così”. La gentilezza della famiglia Martinelli dimostra che dalla natura si posso ricevere doni che arricchiscono di gioia.