Brescia – C’è posta per te: dalla Francia, farmaci da banco che costano meno di quanto costano in Italia. Il gioco – e la spedizione – vale la candela per chi di questi farmaci ne ha bisogno, come nel caso di Carlo Antonini, classe 1965, che dal 2015 lotta con la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica).
Nella sua casa di Sarezzo, vive allettato attaccato ai macchinari, ma la malattia non gli ha sottratto né il sorriso né la voglia di far emergere le ‘storture’ che impattano sui malati, condividendo esperienze e storie tramite i social. Tramite il suo profilo, ad esempio, ha lanciato un’iniziativa che ha permesso di fornire generatori per la corrente per persone che vivono attaccati ai macchinari, nel caso in cui saltasse la corrente.
Sempre lui aveva segnalato una richiesta di restituzione dell’accompagnamento arrivata dall’Inps, che poi è stata cancellata. L’ultima vicenda, invece, riguarda l’arrivo di un pacco, ordinaria amministrazione per la maggior parte delle persone, ma che nel suo caso è anche un po’ emblema di un’ingiustizia.
"Il pacco viene dalla Francia – spiega – un pacco di medicine, cerotti, etc. In poche parole faccio arrivare tutto quello che non mi possono prescrivere e sono cose che uso tutti i giorni, logicamente riferendomi alla mia malattia". Perché dalla Francia? "Vi faccio vedere la differenza di prezzo tra Italia e Francia. Per esempio vi dico delle supposte (allegata la foto, ndr): sono 12 supposte per scatola sia in Italia che in Francia, sono identiche stessa funzione, ma non è tutto identico. C’è una differenza di prezzo tale che anche con la spedizioni si risparmia". In Italia il costo per una scatola sarebbe di 12,9 euro, in Francia 2,64 euro.
"Ho fatto arrivare 10 scatole di supposte dalla Francia pagandole 26,40 euro. Se le stesse scatole le avessi comprate in Italia le avrei pagate 129 euro, senza parlare di tutte le altre cose. Non mi piace far arricchire un altro Stato, ma cos’altro fare?". Purtroppo le esenzioni non coprono tutto. «Noi malati di Sla non siamo tutti uguali e ognuno trova quello che gli fa più comodo. Ma ci sono tante cose che paghiamo. Ad esempio, l’acqua depurata dell’umidificatore per la tracheo. Non perché ci siano queste differenze di prezzo, 10 euro a scatola è tantissimo e sono sicuro che anche le farmacie francesi ci guadagnano".