Brescia, 24 maggio 2022 - Rimarrà ai domiciliari la collaboratrice scolastica che tre settimane fa era stata arrestata in flagranza in una scuola elementare della Bassa per presunti maltrattamenti e lesioni aggravate ai danni di un’alunna disabile di sette anni. Il Riesame ha rigettato il ricorso della 33enne, dipendente di una cooperativa, che tramite l’avvocato Marco Soldi aveva chiesto l’annullamento dell’ordinanza. I giudici a sette giorni dall’udienza ieri hanno deciso: il provvedimento e la misura cautelare sono confermati, così come aveva chiesto la procura.
L’indagata aveva stigmatizzato la gravità indiziaria, mettendo in evidenza ipotizzate discrepanze tra i lividi riscontrati sul corpo della piccola e il contenuto delle immagini estrapolate dai video registrati a scuola da microcamere nascoste.
«Sono rimasta scioccata da quelle fotografie, io non avrei mai fatto del male alla bambina, le volevo bene" è l’unica dichiarazione spontanea rilasciata dall’educatrice al gip, Francesca Grassani, durante l’interrogatorio di convalida. La donna per voce del suo legale si dicecomunque innocente: "La mia assistita è una persona normalissima, a posto, non ha mai avuto problemi del genere" la difende l’avvocato Soldi, che ora rimane in attesa di leggere le motivazioni del Riesame.