MILLA PRANDELLI
Cronaca

Mamma-cigno uccisa con sassi e bastonate

Dietro il chiosco di Toline l’esemplare era quasi pronto a veder nascere i suoi piccoli. Non è il primo episodio.

Chi ha avvistato la carcassa ha poi contattato la Polizia provinciale intervenuta per recuperare l’animale senza vita e avviare le indagini

Chi ha avvistato la carcassa ha poi contattato la Polizia provinciale intervenuta per recuperare l’animale senza vita e avviare le indagini

PISOGNE (Brescia)

Un atto di crudeltà ha macchiato le sponde del lago d’Iseo: un cigno femmina, probabilmente nella notte tra Pasqua e Pasquetta, è stato barbaramente ucciso a Toline, nella zona retrostante un chiosco lacuale attualmente chiuso.

Il corpo dell’animale è stato rinvenuto ieri mattina da alcuni passanti che hanno notato la carcassa, abbandonata accanto a una grossa pietra e un bastone. Era vicino all’acqua, tra la vegetazione dove aveva creato il suo nido. Secondo le prime ricostruzioni, il cigno sarebbe stato colpito ripetutamente con sassate e bastonate, finché ne è arrivata la morte. Una tragedia aggravata dal fatto che l’esemplare stava covando le uova, pronte a schiudersi da un momento all’altro e che ovviamente sono andate perdute. I testimoni hanno contattato telefonicamente il Settore ittico-venatorio della Polizia provinciale, intervenuto per recuperare la carcassa e avviare le indagini.

Non è il primo episodio: nelle ultime settimane altri cigni sono stati presi di mira lungo le rive del Sebino. A Sarnico, ad esempio, una mamma-cigno è misteriosamente scomparsa, lasciando incustodite le uova deposte su una spiaggia vicina al lungolago. Pur non essendo originari della zona – furono introdotti solo qualche decennio fa – i cigni hanno colonizzato il lago d’Iseo passando dalle poche coppie iniziali a diverse decine di esemplari.

In questo periodo nascono i nuovi cigni, che inizialmente hanno una colorazione tra il grigio e il marrone e che poi cambieranno il piumaggio diventando candidi. Le zone maggiormente frequentate sono le aree a canneto e quelle del Basso Lago d’Iseo. I cigni si trovano anche nella vicina riserva naturale del Sebino. Non godono di particolari condizioni di tutela, anche per il fatto che si tratta di animali non autoctoni.

Milla Prandelli