Brescia, 14 dicembre 2024 – Estremisti di destra e gruppi ultra nazionalisti sfilano per le strade di Brescia. La manifestazione si è tenuta ieri sera: a organizzarla una serie di sigle, unite in una piattaforma dal titolo “Difendi Brescia contro il degrado e la criminalità”.
Fra le zone attraversate, con partenza da Parco Gallo, anche via Corsica e l’area della stazione ferroviaria, tradizionalmente i quartieri con il più alto tasso d’immigrazione nella città della Leonessa.
I partecipanti, secondo una stima, sono stati circa 500. Hanno sfilato dietro striscioni con slogan come “Riprendiamoci Brescia”, “Alcuni bresciani non si arrendono” e “Difendi la tua città”, sventolando numerose bandiere tricolori. A organizzare un coordinamento –come si legge sulla pagina Facebook di Rete dei Patrioti – formato da Brescia ai Bresciani, CasaPound, Comunità Militante Brescia, Nazionalisti Camuni, Rete dei Patrioti e Veneto Fronte Skinhead.
Soddisfazione per la riuscita della manifestazione pare trasparire nelle pagine Facebook di alcuni di questi gruppi dove si afferma che Brescia “torna a essere bianca e italiana”.
La sindaca Castelletti
“Il corteo di neofascisti che ha veicolato messaggi di odio per le vie di Brescia non ha fortunatamente raccolto i proseliti auspicati dagli organizzatori. Resta comunque grave, in una città medaglia d'argento alla Resistenza, che ancora ha impressa la ferita della strage neofascista di piazza Loggia, che questi estremisti decidano di organizzare una manifestazione contro una società multirazziale, urlando slogan terribili e usando impropriamente, senza aver chiesto alcuna autorizzazione che mai sarebbe stata data, lo stemma del Comune, cosa per la quale ho già chiesto l'intervento della civica avvocatura”, ha commentato la sindaca di Brescia, Laura Castelletti. E ha aggiunto: “Brescia ha dimostrato di avere poco da spartire con queste persone. Lavoriamo da anni per una comunità inclusiva, che sappia accogliere e condividere nel rispetto delle regole". E dunque "non ci fermeremo; la città appartiene alle tante persone che la abitano e la vivono nel rispetto reciproco, il razzismo e l'odio resteranno corpi estranei in una comunità che sta dimostrando quotidianamente che è possibile la convivenza anche nelle differenze”.
Le reazioni
Contro i contenuti della manifestazione, ma anche contro la decisione di autorizzare (o, quanto meno, tollerare) il corteo da parte di prefettura, questura e amministrazione comunale, si sono scagliate le forze di centrosinistra e sinistra.
"Ieri sera un corteo di qualche centinaio di neofascisti, di tante sigle diverse riunitesi per l'occasione, ha sfilato per alcune vie di Brescia contro 'la società multirazziale, il degrado e l'insicurezza' – attacca il senatore bresciano Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia a Palazzo Madama – Una vera e propria provocazione per una città civile e democratica, ferita da una strage neofascista 50 anni fa. È intollerabile e preoccupante che questi gruppuscoli di estremisti rialzino la testa, sfidando a viso aperto le forze democratiche del paese, forse approfittando di un clima che sentono meno ostile di un tempo. Mi auguro che tutte le forze politiche della città facciano cordone sanitario per isolare e rendere irrilevanti questi rigurgiti di un passato che ha segnato così pesantemente la città e il paese".
Ancora più duro Dino Greco, componente della direzione nazionale di Rifondazione Comunista. “Se il prefetto, il questore e la sindaca della città non trovano nulla da dire, e soprattutto da fare, quando a Brescia si promuovono manifestazioni neofasciste, è un chiaro segnale di debolezza – afferma Greco – In una città che condanna le proteste contro il genocidio, i veri antisemiti di sempre sono autorizzati a compiere le loro scorribande razziste”.