
Scene da Apocalisse la sera dell'incendio
Marone (Brescia), 31 agosto 2019 - La Feltri Marone, danneggiata in modo gravissimo da un incendio venerdì 19 aprile, da lunedì torna ufficialmente operativa. Se fino a ieri sono state in vigore due ordinanze – una «contingibile e urgente» firmata il 20 aprile dal sindaco di Marone Alessio Rinaldi, in cui si ordinava «l’inagibilità della struttura e lo sgombero dell’unità immobiliare oggetto di incendio», e una datata maggio in cui si ordinava di provvedere alla messa in sicurezza del fabbricato oggetto dell’intervento con i necessari interventi di verifica, demolizione e consolidamento e di provvedere alla bonifica degli immobili, consentendo l’accesso agli immobili a personale e mezzi solo per le operazioni di ripristino – le cose ora sono decisamente cambiate.
«Ieri mattina, dopo esserci confrontati con i tecnici che hanno effettuato perizie sia dopo i rilievi dei vigili del fuoco sia dopo quelli della nostra polizia locale, abbiamo revocato le ordinanze – ha spiegato Rinaldi –: da lunedì le strutture non danneggiate dal fuoco torneranno tutte accessibili, anche se in realtà alcune attività sono riprese a tempi di record nel mese di luglio».
La proprietà sin dall’inizio si è data programmi e scadenze, appoggiandosi sia sull’Associazione industriale bresciana sia sulle sigle sindacali, che hanno ottenuto per i lavoratori la cassa integrazione, incontrandoli ogni due settimane per informali sui fatti. A luglio era ripresa l’attività del reparto tessitura e poco dopo a Costa Volpino, in un capannone preso in affitto dove è stata allestita una giuntatrice automatica. Ora la Marone può dirsi ufficialmente rialzata, anche perché conta undici lavoratori, sette apprendisti e undici contratti in somministrazione. Un’azienda, la Feltri Marone, fondamentale non solamente per Marone ma anche per il territorio circostante. La continuità, per l’azienda, è dunque assicurata, sia grazie al lavoro della proprietà e del consiglio di amministrazione, sia alla disponibilità degli enti, sia a quella dei lavoratori, che non hanno mai lasciato soli i loro datori di lavoro.
Nell'ordinanza, a firma Rinaldi, si legge che «l’inagibilità è stata revocata» e che «personale e mezzi possono tornare ad accedere alle aree non pericolose». «Abbiamo trasmesso l’ordinanza alla prefettura, che si era immediatamente presa a cuore quanto accaduto alla Feltri, ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine – ha specificato il primo cittadino – ora attendiamo gli sviluppi, che siamo certi saranno rapidi, data la volontà della proprietà e della direzione di tornare a lavorare a pieno regime». L’intenzione sarebbe quella di riportare la situazione alla normalità già nei prossimi mesi. Le cause dell’incendio, è stato appurato non essere legate ad errori umani.