Ask me, ovvero l’arte raccontata dai detenuti. A partire da questo week-end, al Museo di Santa Giulia prende vita il progetto voluto da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Casa di Reclusione di Verziano, ideato e progettato in collaborazione con Act Associazione Carcere e Territorio O.d.V. – E.T.S., grazie all’impegno di Carlo Alberto Romano, in occasione della mostra dell’artista dissidente sudanese “Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord”. A disposizione dei visitatori oggi dalle 14 alle 18, ci sono due detenute di Verziano, formate dai Servizi educativi di Brescia Musei, in qualità di mediatrici culturali per aiutare il pubblico a comprendere meglio i contenuti e le ragioni della mostra.
Le guide così formate sono un prezioso supporto alla visita, facilitando il processo di comprensione del visitatore, invitandolo, in un dialogo sempre suggerito e mai imposto, a considerare i nuovi punti di vista messi in luce dall’esposizione. Proprio i contenuti e i temi dell’esposizione hanno offerto lo spunto per l’elaborazione e sviluppo del progetto disegnato con la Casa di reclusione di Verziano.
Un’occasione di riflessione e azione per far emergere la propria personale visione del rapporto tra società ed individuo contribuendo al percorso di riabilitazione delle detenute, forti dei risultati che alcune esperienze pregresse hanno dimostrato in merito all’alto valore educativo delle attività culturali. Il progetto durerà per tutti i fine settimana fino al 23 febbraio.F.P.