Brescia, 24 ottobre 2018 - Resta in carcere Abdelmjid El Biti, il marocchino di 50 anni accusato di avere ucciso a Brescia nella notte tra il 3 e 4 giugno la ex moglie Souad Alloumi e di averne poi fatto sparire il corpo dopo averlo infilato in una borsa porta abiti. La Cassazione non ha infatti accolto il ricorso del difensore dell’uomo, l’avvocato Gianfranco Abate, che aveva chiesto l’annullamento della misura della custodia cautelare in carcere. I giudici della Cassazione, così come i colleghi del Riesame di Brescia che si erano pronunciati già lo scorso luglio, hanno detto «no» alla scarcerazione del marocchino che dal carcere continua a non parlare.
«Non le ho fatto nulla. È sparita da sola», si è limitato a dire agli inquirenti quando è stato fermato e condotto in carcere a Brescia (è stato poi trasferito a Bergamo) subito dopo la scomparsa della moglie dalla casa di via Milano dove la donna viveva con i due figli. Nessuno gli ha creduto. A incastrarlo ci sarebbero le immagini della telecamera di sorveglianza di un bar che sta al pianoterra della corte su cui si affacciava l’abitazione della 29enne marocchina.
Nel video si vede la 29enne alle 23.32 del 3 giugno, poi El Biti alle 23.57 insieme ai due figli con i quali aveva trascorso il fine settimana a Seniga, dove l’uomo viveva e lavorava. Della donna da quel momento si perdono le tracce, mentre El Biti viene ripreso mentre esce solo di casa, vi fa ritorno con indosso guanti e cappellino e quindi la lascia nuovamente trascinando un pesante borsone dove per gli inquirenti ci sarebbe stato il corpo della ex moglie gettato chissà dove nel tragitto che El Biti ha compiuto in auto, senza essere praticamente mai ripreso dalle telecamere, da via Milano a Seniga.
Nell'abitazione lasciati soli poi per un paio di giorni c’erano i figli, una bambina di 9 anni che per gli inquirenti avrebbe sentito la lite tra i genitori culminata nell’omicidio e un maschio di 3. Saranno proprio i bambini, per loro è stata attivata la procedura di adottabilità (gli unici parenti presenti in Italia sono i fratelli del padre che però non credono alla tesi dell’omicidio e difendo El Biti), 24 ore dopo ad avvertire i vicini di casa dell’assenza della madre facendo chiamare il padre che a quel punto si sarebbe rivolto alla polizia locale per segnalare la scomparsa. Per gli inquirenti il 50enne aveva organizzato tutto, compresa la sua fuga insieme ai bimbi, forse in Marocco, suo Paese di origine. Le indagini condotte prima dalla Locale e poi anche dalla Mobile della questura hanno però fatto saltare quello che per gli inquirenti sarebbe un piano preordinato.