
di Milla Prandelli
Tragedia a Monte Isola, dove nella serata di domenica attorno alle 21.30 è morto Francesco Ribola, 28 anni, residente nella frazione di Menzino con i genitori. Francesco, che lavorava a Timoline di Corte Franca nell’azienda Monteisola Corde, di proprietà della sua famiglia, ha trascorso la domenica sulla terraferma con amici. Attorno alle 21 ha preso il traghetto a Sulzano ed è approdato a Peschiera Maraglio, dove era posteggiata la sua Vespa. Salito sul mezzo ha imboccato la strada che conduce verso Sensole e poi a Senzano e Siviano. A un certo punto, per motivi da stabilire, ha perso il controllo del veicolo, andando a schiantarsi contro un palo dell’illuminazione. Dopo avere battuto contro il manufatto ha fatto un volo ed è finito a terra. È rimasto lì fino a quando sono passati altri montisolani, che l’hanno visto esanime e così hanno chiamato i soccorsi. La centrale del numero unico 112 di Bergamo ha inviato sul posto i volontari del soccorso di Monte Isola. È anche stata fatta partire l’eliambulanza del 118 di Como, rientrata prima di giungere a Monte Isola, poichè nel frattempo è apparso chiaro che Francesco Ribola era morto. "Un’altra tragedia ha scosso la nostra comunità in queste ore. Oggi tutti ci stringiamo calorosamente intorno alla famiglia di Francesco con tutto il nostro affetto e cordoglio. Nel corso del mio mandato da sindaco è il secondo giovane di 28 anni soccorso invano in mezzo alla strada e un terzo in coma da parecchio tempo – ha commentato il sindaco di Monte Isola Fiorello Turla –. Stanotte non ho chiuso occhio, è come se avessi perso mio figlio per il forte legame che mi lega alla famiglia Ribola da cinquant’anni. Sono sicuro che Francesco andava piano, lo conoscevo troppo bene, non aveva il vizio di correre. Un gran lavoratore, un ragazzo per bene. L’Amministrazione comunale partecipa commossa al grande dolore di mamma, papà e tutta la famiglia".
La notizia della morte del giovane ha subito fatto il giro dell’isola, dove Francesco era conosciutissimo, sia per il lavoro dei genitori, sia perché frequentava assiduamente i vari paesi dove era conosciuto con il soprannome di Cisky. Oltre a mamme e papà Francesco lascia un fratello che abita a Sulzano.