I lavori di messa in sicurezza della frana del Monte Saresano, che incombe su Tavernola Bergamasca e sul lago d’Iseo sono iniziati e già procedono a pieno regime, sia per mettere in sicurezza l’area e la strada che porta a Parzanica, sia per evitare infiltrazioni d’acqua. La parola d’ordine, sul lago d’Iseo è prevenire che vi siano nuovi movimenti e che lo spostamento della frana acceleri come accaduto nel 2020 a causa di una scossa di terremoto registrata nel raggio di 50 chilometri da Tavernola Bergamasca e dal Lago d’Iseo. Lago che è inserito nella fascia 3 di rischio sismico, ovvero bassa, ma dove i terremoti possono verificarsi. Anche per questo motivo il piano di Protezione civile siglato nel momento dell’emergenza rossa è ancora valido.
A determinare i rischi sono tanti fattori, come spiegato dagli ingegneri Paolo Galvanin (Alpina s.p.a.), Stefano Griffini (Studio Griffini), Massimb Sartorelli (Blu progetti s.r.l.), specializzati nel predisporre progetti per dighe, centrali idroelettriche, gallerie e ponti. Sono loro ad avere stilato il progetto di intervento presentato alla popolazione e che prevede 540 giorni di lavori e almeno tre anni per assistere alla riapertura totale della strada che va a Parzanica. "Non è possibile escludere – hanno specificato gli esperti – che si verifichino nuove scosse di terremoto. Non è altresì possibile sapere che effetti avrebbero perché i fattori da tener presenti sono molti, piogge comprese. Per questo sono stati studiati i lavori in tre tranche". A questo punto non è nemmeno possibile allontanare completamente l’ipotesi di un’eventuale onda anomala che potrebbe crearsi se parte della frana cadesse nel Sebino.
Milla Prandelli