REDAZIONE BRESCIA

Mamma muore in sala parto insieme al suo bimbo, l'ospedale: fatto tutto il possibile

Effettuata l'autopsia sul corpo di Giovanna Lazzari la madre di 30 anni morta con il bimbo che portava in grembo agli Spedali Civili di Brescia

Una immagine di Giovanna Lazzari, la madre di 30 anni all'ottavo mese di gravidanza morta

Brescia, 2 gennaio 2016 - È stata effettuata questa mattina all'istituto di medicina legale di Verona l'autopsia sul corpo di Giovanna Lazzari, la madre di 30 anni all'ottavo mese di gravidanza morta con il bimbo che portava in grembo agli Spedali Civili di Brescia. La famiglia della donna ha presentato un esposto alla magistratura e la Procura di Brescia ha disposto l'autopsia effettuata in mattinata. La magistratura ha inoltre sequestrato la cartella clinica e consegnata al medico che ha effettuato l'autopsia sul corpo della donna e sul feto. Il medico dovrà comparare gli esiti dell'esame con quanto fatto in ospedale dal momento dell'arrivo in pronto soccorso della donna, madre già di un bambino di un anno e mezzo e di un altro di quattro

 Intanto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha istituito una task force che verificherà eventuali errori nelle procedure eseguite. "La paziente è stata gestita nel miglior modo possibile" ha detto all'Ansa Ezio Belleri, direttore generale degli Spedali Civili di Brescia: "I medici hanno fatto tutto quello che poteva essere fatto". "Nei prossimi giorni - ha aggiunto Belleri - faremo una valutazione attenta di tutti i passaggi effettuati, dall'arrivo in pronto soccorso della paziente fino alle gravissime complicazioni che hanno portato al decesso". 

Giovanna Lazzari era arrivata quasi al termine della sua terza gravidanza. La donna è stata ricoverata all’ospedale Civile di Brescia (il più grande nosocomio della provincia) nella mattina di mercoledì. Al nono mese di gravidanza, ha accusato febbre alta, importanti dolori addominali e, pare, anche perdite dalla vagina. Il peggioramento, anche del piccolo che porta in grembo, dopo la prima notte in osservazione e monitoraggio. I medici hanno così deciso di sottoporla a immediato intervento cesareo per salvare la vita tanto alla donna, quanto al piccolo. Invano: mamma e figlio muoiono. Il fratello della donna, straziato dal dolore dopo avere ricevuto la notizia, si è recato immediatamente dai carabinieri per sporgere denuncia. L’atto, trasmesso al pm di turno, il dottor Ambrogio Cassiani, ha portato al sequestro delle cartelle cliniche, oltre che alla richiesta di autopsia. Giovanna Lazzari lascia il compagno Roberto e due figli di un anno e mezzo e quattro anni.

Il team di controllo organizzato dal dicastero della Salute si rechera' nei prossimi giorni a Brescia, Bassano del Grappa e a San Bonifacio-Verona dove sono accaduti episodi simili nei giorni scorsi. Dirigenti del Ministero e dell'Agenas, carabinieri del NAS, e il rappresentante delle Regioni, dovranno accertare accertare se a determinare i decessi abbiano contribuito difetti organizzativi e se siano state rispettate tutte le procedure previste a garanzia della qualita' e sicurezza delle cure. I risultati delle ispezioni verranno resi noti nei prossimi giorni e, indipendentemente da eventuali responsabilita' dirette, saranno oggetto di approfondimenti e di ulteriori iniziative da parte del ministro.