Lumezzane (Brescia) – Muore a distanza di nemmeno due giorni dal rientro in ospedale per colpa di un malore. Sgomento e incredulità nel mondo del basket nazionale. Da ieri Samuel Dilas, il ventiquattrenne ala grande della Virtus LuxArm Lumezzane, squadra di serie B, non c’è più.
Il giovane pivot, nato a Varese ma cresciuto in provincia di Reggio Emilia, a Novellara, circa dieci giorni fa era stato ricoverato all’ospedale Civile di Brescia per una polmonite. Era rimasto fermo per le prime tre giornate di campionato e avrebbe dovuto riprendere gli allenamenti proprio in queste ore. Dimesso nella mattinata di venerdì scorso, tutto sembrava essere stato risolto. Prima di tornare a palleggiare, Dilas si era concesso il tempo di una breve convalescenza a casa. Invece, a sorpresa, non ha potuto fare nulla di quanto aveva sognato: nel tardo pomeriggio di venerdì è dovuto ritornare in pronto soccorso per un forte dolore a una gamba. Un trombo, hanno scoperto i medici, che nel giro di poco si è moltiplicato in più episodi ischemici, poi diffusi a cascata in altri organi fino a raggiungere il cervello. E fino al coma, irreversibile. Nemmeno un intervento chirurgico d’urgenza ha potuto salvarlo.
La procura per fare luce sul decesso del gigante buono, 206 centimetri di altezza e potenza gentile, ha già disposto l’autopsia e indagherà per ricostruire le circostanze di un epilogo così sconcertante. Stando alla squadra bresciana, infatti, il ventiquattrenne non aveva mai avuto seri problemi di salute. Dilas pareva essere un atleta sano, era sottoposto a controlli periodici serrati, obbligatori per un giocatore di alto livello, e alcunché di preoccupante pareva essere mai emerso. Stando ai colleghi della Virtus, che saputo del rientro in ospedale della loro ala grande avevano deciso di rinviare il match di campionato in programma ieri con Padova, i medici riterrebbero assai improbabile una correlazione tra la polmonite e la trombosi. C’è chi ipotizza la presenza di una patologia congenita mai venuta alla luce ma, appunto, per ora si tratta di ipotesi.
Numerosi i messaggi di cordoglio che nelle ultime ore si sono susseguiti: "Siamo profondamente addolorati e sconvolti" hanno dichiarato dalla società bresciana, che nella stagione 2021-22 aveva ’adottato’ Dilas, esordio nelle giovanili della Pallacanestro Novellara, balzo in prima squadra, serie C Silver e Gold e una militanza pure in A2, con la Pallacanestro Forlì. Costernazione anche da parte del presidente della Fip, Giovanni Petrucci, che ha voluto abbracciare il padre Torsen, la madre Chiara e tutta la famiglia "a nome personale e a titolo della Federbasket". E del sindaco di Lumezzane, Joseph Facchini: "Lasciare la terra così giovani è troppo triste da concepire. In tanti di noi in queste ore avevano sperato nel miracolo auspicato che la situazione volgesse al meglio, ma il destino ha voluto diversamente".