REDAZIONE BRESCIA

“Una via o una piazza dedicata a Nadia Toffa”, la proposta di Forza Italia a Brescia

Nelle motivazioni si parla della sua lotta contro il tumore affrontata con una dignità e una forza d'animo che hanno ispirato migliaia di persone”

Nadia Toffa, l'inviata delle Iene, morta nel 2019

Nadia Toffa, l'inviata delle Iene, morta nel 2019

Brescia, 25 gennaio 2025 – Una via o una piazza dedicata a Nadia Toffala conduttrice delle Iene, bresciana di nascita, morta nell'agosto del 2019. È la proposta del gruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a Brescia.

“Oltre alla sua carriera professionale, Nadia Toffa è ricordata per il suo straordinario impegno nel volontariato e la vicinanza alle persone più fragili”, si legge nella richiesta.

“La sua lotta contro il tumore cerebrale è stata affrontata con una dignità e una forza d'animo che hanno ispirato migliaia di persone. Con il libro Fiorire d'inverno. La mia storia, ha condiviso la sua esperienza per dare speranza a chi, come lei, combatteva contro la malattia” è la motivazione della richiesta avanzata da Forza Italia attraverso il capogruppo Paolo Fontana. 

La malattia e le cure

Nadia Toffa si è spenta nell’agosto del 2019 all’età di 40 anni. Aveva scoperto la malattia nel dicembre 2017, mentre si trovava Trieste per una delle sue inchieste per ‘Le Iene’: quel giorno ebbe un malore e fu subito ricoverata in ospedale, dove rimase in rianimazione per diversi giorni.

Dopo alcune settimane, l’11 febbraio 2018, tornò in tv a ‘Le Iene’, accanto a Nicola Savino e Matteo Viviani, rivelando pubblicamente di essere stata colpita da un tumore cerebrale, il glioblastoma maligno. Spiegò di essere stata sottoposta a un intervento chirurgico e di essersi sottoposta a chemioterapia.

Sembrava guarita ma pochi mesi comparve una recidiva e Toffa iniziò una battaglia contro la malattia, affrontandola con coraggio e condividendo la sua esperienza con il pubblico. Nonostante le cure intensive, la malattia ha continuato a progredire. Nadia Toffa ha continuato a lavorare fino a quando le sue condizioni di salute glielo hanno permesso, diventando un simbolo di forza e resilienza per molti. La sua scomparsa ha suscitato grande commozione in tutta Italia, e molti hanno ricordato il suo contributo al giornalismo investigativo e la sua forza nel combattere la malattia.