![Sequestrati oltre 8,5 milioni. Il sistema collaudato preveda fatture per operazioni inesistenti: esaminate oltre 30 società cartiere Sequestrati oltre 8,5 milioni. Il sistema collaudato preveda fatture per operazioni inesistenti: esaminate oltre 30 società cartiere](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MjYzZDkxMDctZWY0Mi00/0/ndrangheta-nel-bresciano-frode-fiscale-da-365-milioni-12-arresti.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Sequestrati oltre 8,5 milioni. Il sistema collaudato preveda fatture per operazioni inesistenti: esaminate oltre 30 società cartiere
C’è Brescia al centro di un’operazione che ha portato a 12 misure cautelari nei confronti di altrettante persone in tutta Italia. Il comune denominatore è la ‘ndrangheta, che facendo base nella città della Leonessa ha creato una sorta di alleanza tra imprenditori che grazie a essa hanno frodato il fisco. A condurre le indagini sono stati i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Brescia e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Brescia, che hanno operato a Brescia, Torino, Verona, Reggio Emilia, Modena, Cremona, Milano, Monza-Brianza, Mantova, Varese, Catania e Reggio Calabria, nonché in Spagna e Svizzera, con l’impiego di circa 300 militari, avvalendosi del supporto dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria, del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia nell’ambito del progetto I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), e delle forze di polizia spagnole e svizzere.
I soggetti coinvolti sono una settantina e lavoravano secondo il collaudato sistema di "fatture per operazioni inesistenti": i sequestri preventivi hanno un valore di oltre 8.5 milioni di euro, quale provento delle condotte delittuose investigate e sono l’epilogo di una serie di indagini iniziate nel 2019, che hanno riguardato l’operatività in territorio bresciano di un’associazione per delinquere ‘ndranghetista, originaria di Reggio Calabria al cui vertice vi era un soggetto già condannato per associazione mafiosa: le intercettazioni che lo riguardano raccontano dell’ammissione di un omicidio portato a termine quando era 12enne e dell’essere pronto a uccidere ancora. Non solo: per fare crescere il sodalizio l’uomo non esitava a minacciare Nel corso dell’operazione sono state prese in esame oltre 30 società cartiere in Bulgaria, Ungheria, Slovacchia, Svizzera e Croazia che hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per 365 milioni di euro nel settore della plastica. Sono anche stati sequestrati 450mila euro in contanti.
Milla Prandelli