GAVARDO (Brescia)
Nessuna sforbiciata ulteriore ai servizi esistenti, incentivi per medici e infermieri, taglio ai gettonisti. Questi gli impegni confermati dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, che ieri ha incontrato i sindaci della Val Sabbia, preoccupati che la chiusura di alcuni servizi a Gavardo, come il Punto nascita, potesse essere preludio alla dimissione dell’intero ospedale. Tra gli interventi, è stato dato il via libera in extremis anche a quello dei comitati. A portare la voce dei cittadini per chiedere di salvare l’ospedale è stata Roberta Caldera, del comitato La Roccia.
"Quello di Gavardo è l’unico ospedale per 50 chilometri. Sono stati sospesi servizi, altri sono sempre più in via di riduzione e la causa è nota da tempo, è soprattutto la carenza di personale, prima di tutto medico e poi anche infermieristico".
Negli ultimi mesi, mentre si dava conto della ristrutturazione da 52 milioni, è stato sospeso il Punto nascita mentre a Pediatria è stato tolto il ricovero, a Oncologia è rimasto un solo medico presente fino alle 14; l’Ortopedia, dove una volta si effettuavano molti interventi sia sul piano traumatologico sia protesico, è ridotta agli sgoccioli. Anche la Radiologia risulta in sofferenza di personale, tanto che sono state sospese le mammografie. "Ci chiediamo come abbia fatto una struttura così florida e accogliente a subire un declino tanto importante – chiede Caldera – Forse la causa è da imputare al continuo cambiamento dei dirigenti dell’Asst, che negli ultimi sei anni sono stati sostituiti tre volte".
A monte c’è la carenza di personale, per cui Regione sta lavorando a un piano di incentivi. L’impegno di Bertolaso è che non ci saranno ulteriori tagli. Più difficile ripristinare ciò che è stato sospeso, in particolare il Punto nascita. "L’assessore ha detto in modo chiaro che l’ospedale di Gavardo non sarà ridimensionato, non saranno tolti ulteriori servizi – commenta Damiano Giustacchini, sindaco di Prevalle – Il timore era che un po’ una volta chiudesse, personalmente sono soddisfatto delle rassicurazioni".
Federica Pacella