FEDERICA PACELLA
Cronaca

Nucleare, 7 imprese su 10 favorevoli: "Strategico per la competitività"

L’indagine realizzata dal Centro studi Confapi di Brescia tra gli associati. A pesare sono i rincari dei prezzi dell’energia e gli scenari incerti.

Pierluigi Cordua, presidente di Confapi Brescia e Lombardia

Pierluigi Cordua, presidente di Confapi Brescia e Lombardia

Energia nucleare: il 73% delle Pmi bresciane è favorevole. Lo osserva l’indagine realizzata dal Centro studi Confapi Brescia interrogando un campione di 100 imprese associate, in prevalenza metalmeccaniche. Di fatto, il 73% delle Pmi bresciane è favorevole al ritorno della produzione dell’energia nucleare in Italia, perché darebbe maggiore autonomia energetica al Paese, aiuterebbe il necessario mix energetico e, in ultima istanza, darebbe un importante contributo alla competitività delle piccole e medie imprese. Pochi i contrari (10% circa), mentre poco meno di due imprese su dieci non hanno espresso un’opinione univoca.

"L’attuale scenario energetico rappresenta una delle sfide più critiche per il tessuto produttivo italiano, in particolare per le piccole e medie imprese industriali – sottolinea Pierluigi Cordua, presidente di Confapi Brescia e Lombardia –. Il rincaro dei prezzi dell’energia, determinato dalla volatilità dei mercati, dalle connesse possibili speculazioni e dalle tensioni geopolitiche in corso, rischia di compromettere definitivamente la competitività delle nostre Pmi industriali. Di fronte a questa emergenza, diventa indispensabile l’adozione di strumenti strutturali e sinergici in grado di mitigare l’impatto della volatilità dei prezzi energetici sul sistema produttivo nazionale. Per ogni imprenditore, poter programmare con certezza i costi e gli investimenti è essenziale. In tale percorso, l’energia nucleare può rivestire un ruolo strategico nella competitività energetica".

Le nuove tecnologie nucleari, come gli Small modular reactors (Smr) e gli Advanced modular reactors (Amr), sono considerate più sicure e sostenibili rispetto alle centrali nucleari tradizionali. Possono anche contribuire significativamente alla decarbonizzazione del settore energetico, fornendo una fonte di energia stabile e a basse emissioni di carbonio.

Federica Pacella