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Nuvolera, banda del botto di nuovo in azione: bancomat esploso alla Bcc del Garda

Secondo le prime informazioni la banda, composta da tre o quattro persone, ha colpito intorno alle 4.30 con la tecnica della marmotta

Un bancomat esploso

Un bancomat esploso

Nuvolera (Brescia), 26 aprile 2025 – Ennesimo colpo ai danni di una banca bresciana, nella notte tra venerdì e sabato: questa volta nel mirino è finita la Bcc del Garda di Nuvolera.

Secondo le prime informazioni la banda, composta da tre o quattro persone, è entrata in azione in via Generale Soldo intorno alle 4.30 con la tecnica della marmotta. Una violenta deflagrazione ha squarciato lo sportello Atm, i ladri hanno recuperato qualche migliaio di euro e sono scappati. Oltre al bottino rubato, la banca ha subito ingenti danni. Indagano i carabinieri.

Quello di questa notte, 26 aprile, è solo l'ultimo di una lunga serie di colpi alle banche della provincia. Il precedente risale alla notte tra martedì e mercoledì, quando malviventi hanno assaltato la filiale Btl (banca del territorio lombardo) di via Valtrighe, a Terno d’Isola.

Dal modus operandi, vale a dire l’utilizzo della tecnica della “marmotta”, si potrebbe pensare che siamo in presenza di una banda o più gruppi che dall’inizio dell’anno stanno “battendo“ la provincia infilando nel mirino sportelli bancomat. Unico filone di accertamenti in procura: al vaglio i filmati per stabilire fisionomie e comportamenti. La loro identità rimane avvolta nel mistero, nonostante i furti con il gas siano saliti a 18 dall’inizio dell’anno: sei a gennaio, tre a febbraio, tre a marzo e sei ad aprile. Tutti appunto concentrati nella prima metà dei mesi, tranne che per gennaio, quando il sesto raid venne messo a segno la notte tra il 20 e il 21. Soltanto due colpi sono falliti per l’attivazione dell’antifurto della banca, a Suisio e Urgnano, lo scorso gennaio.

I carabinieri e la procura stanno lavorando per risalire agli autori di questi furti piuttosto rumorosi e che, nel cuore della notte, scuotono i centri abitati dove vengono messi a segno: le indagini sono state raccolte in una unica e i vari procedimenti aperti per ciascun furto sono ora tutti sotto la stessa lente. Però alcuni elementi d’indagine sono evidenti: in azione entrano sempre tre o quattro banditi, tutti con il volto travisato dal passamontagna e la banda si muove sempre con un’automobile e, forse, un’altra che resta a distanza con un altro componente della banda che fa da palo.