MILLA PRANDELLI
Cronaca

Dieci coltellate per uccidere la ex: Giuseppina inerme contro la furia

Paolo Vecchi ha trucidato la donna da cui era separato ma ancora legalmente sposato attendendola nell’area del garage dell’abitazione in cui si era trasferita

Giuseppina Di Luca

Agnosine (Brescia) - Con ogni probabilità sapeva che avrebbe ucciso, dato che è arrivato a casa della ex moglie armato di un coltello a serramanico e di un pugnale con cui ha infierito sul corpo della donna almeno con dieci colpi, inferti per lo più nella parte superiore del corpo. La Valle Sabbia e Agnosine ieri mattina poco prima delle otto sono stati teatro dell’ennesimo femminicidio. La vittima si chiamava Giuseppina Di Luca e aveva 46 anni. Il suo aguzzino è il marito: Paolo Vecchia, 52 anni. Vivevano nel bresciano da anni, entrambi impiegati come operai nelle aziende della zona. Il teatro dei fatti è l’autorimessa della casa di lei, che si era trasferita ad Agnosine da Sabbio Chiese, dove aveva sempre vissuto con la famiglia, agli inizi di agosto. 

A decidere di separarsi era stata Giuseppina. Lui probabilmente non ha mai accettato il fallimento del matrimonio, anche se non risultano particolari episodi in cui abbia insistito per tornare insieme, minacce o violenze. Né prima, né dopo la separazione. Non è però possibile sapere se Giuseppina non lo avesse denunciato per paura o avesse deciso di andarsene per essere più sicura. Quello che è certo è che la donna stava uscendo da casa quando Vecchia l’ha aggredita e ha infierito su di lei senza pietà, colpendola finché non è caduta a terra esanime. Poi l’uomo si è recato dai carabinieri di Sabbio Chiese, dove si è costituito, spiegando di avere ammazzato la ex moglie. Poi non ha più parlato. 

Sul luogo del delitto sono arrivati immediatamente i carabinieri di Sabbio Chiese e della Compagnia di Salò, a cui si sono aggiunti quelli del Comando Provinciale di Brescia con la Scientifica: effettuata una serie di rilievi per capire da che direzione Vecchia abbia assalito la madre delle sue due figlie, di 21 e 24 anni, anche loro residenti in Valle Sabbia. Poco dopo i fatti le armi del delitto sono state recuperate e ora saranno analizzate . Intanto, il corpo di Giuseppina è stato composto nella sala mortuaria dell’obitorio degli Spedali Civili di Brescia, dove nelle prossime ore dovrebbe essere svolta l’autopsia che servirà a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, l’ordine in cui sono state date le coltellate e quali siano state quelle che ne hanno causato la morte. Intanto Paolo Vecchia è stato portato in carcere a Brescia. Domani dovrebbe esserne convalidato l’arresto.

A Sabbio Chiese la coppia è stata descritta come di grandi lavoratori, che non sembravano avere problemi particolari. A Agnosine pochi conoscevano Giuseppina, appena entrata a fare parte della comunità. Entrambi i paesi si sono stretti attorno alle figlie, colpite da un immenso tragedia. Quello di Giuseppina Di Luca è il secondo femminicidio degli ultimi mesi. Il primo è stato quello di Laura Ziliani, il cui corpo è stato trovato sepolto sul greto del fiume Oglio a Temù lo scorso 8 agosto.