REDAZIONE BRESCIA

Operaio schiacciato dalle travi. Si spegne dopo quattro giorni

Paolo Gabbiani, 51 anni è il ventunesimo morto sul lavoro dall’inizio dell’anno a Brescia

Paolo Gabbiani, 51 anni è il ventunesimo morto sul lavoro dall’inizio dell’anno a Brescia

Paolo Gabbiani, 51 anni è il ventunesimo morto sul lavoro dall’inizio dell’anno a Brescia

Martedì scorso, mentre lavorava in trasferta in un cantiere edile ad Ancona, era stato coinvolto in un infortunio, E ora la terribile notizia: Paolo Gabbiani, cinquantenne di Brescia, non ce l’ha fatta. È morto in ospedale dove era ricoverato in condizioni drammatiche, nel capoluogo delle Marche. Artigiano del legno di grande competenza, di casa con la famiglia al Villaggio Sereno in città, Gabbiani era impegnato in una costruzione in via Marconi, nel quartiere Archi, per l’appunto ad Ancona. Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine del posto il cinquantenne, titolare di un’impresa di costruzioni in legno, per ragioni in corso di accertamento è stato travolto da una serie di pesanti travi che erano agganciate a una gru in movimento. Il carico, non è chiaro per quale motivo, si è improvvisamente staccato dall’appiglio ed è piombato addosso al povero Gabbiani, colpito al viso e al torace. La prima ipotesi formulata durante i sopralluoghi è quella della rottura del cavo e dell’imbragatura che reggeva il materiale.

I primi a soccorrere il bresciano e a trovarlo esanime a terra sotto le travi sono stati alcuni operai, che hanno subito chiamato il 112. Il cinquantenne da subito è apparso gravissimo. Ricoverato in Rianimazione all’ospedale delle Torrette ha resistito per quattro giorni e poi nelle scorse ore il suo cuore ha smesso di battere. Gabbiani lascia la moglie e tre figli. La salma tornerà a Brescia domani, lunedì, per la celebrazione dei funerali, che non sono ancora stati fissati. Gli infortuni sul lavoro in Lombardia, continuano a essere una piaga sociale che non dà tregua. Nel 2024 in provincia di Brescia si sono registrati venti morti “bianche“. Quella di Gabbiani è la ventunesima.Beatrice Raspa