Gli orsi tornano a farsi avvistare nei pressi del Benaco, sul confine tra la provincia di Brescia e quella di Trento. E questa volta l’avvistamento ha davvero dell’eccezionale, poiché una mamma orsa con tre cucciolotti apparentemente in ottima saluta ha attraversato il giardino di una villetta che si trova tra le frazioni di Predaro e Varignano, nel territorio di Arco di Trento, sopra il Benaco. A pubblicare il video è stato il sindaco di Arco, Alessandro Betta, che ha spiegato di non volere creare allarme e che lo ha condiviso solo per informare la popolazione. Mamma orsa e i suoi tre splendidi cuccioli sono ormai protagonisti virali del web. L’avvistamento è stato effettuato alle 5 del mattino del 26 giugno in una casa sopra l’abitato di Varignano, piccolissima frazione di Arco nota per le sue Falesie e per essere in prossimità dal lago di Tenno. Dal Garda dista circa un’ora e i primi paesi raggiungibili sono Riva del Garda e Limone, che è il primo paese bresciano.
Il primo cittadino ha voluto mettere la popolazione a conoscenza della presenza dei plantigradi per raccomandare attenzione a chi effettua escursioni nella zona. "Dal mio punto di vista il problema sta nel fatto che negli ultimi anni non si sia più investito sul progetto Life Ursus: manca un comitato scientifico che segua l’iniziativa a dovere – ha spiegato a Il Dolomiti –. La presenza dell’orso è un elemento fortemente ambientale ma l’uomo ha ormai talmente antropizzato ogni ‘angolo’ del territorio da percepire il selvatico come una minaccia". Nel vicinissimo Bresciano le segnalazioni non mancano e in Valle Sabbia lo scorso anno è stata avvistata un’altra mamma orsa con due cuccioli. A raccontare i movimenti della fauna selvatica è il report della Polizia Provinciale di Brescia, già al lavoro per i dati del 2024. Gli orsi bruni sono presenti in tre macro aree: l’Alto Garda e sinistra orografica della Valsabbia, la Valle del Caffaro, destra orografica della Valsabbia, con Valtrompia e Bassa Valle Camonica, e infine La Media e Alta Valcamonica. Nella prima area sono state segnalate tracce di presenza come feci e peli tra Tremosine e Gargnano. Tra Valle del Caffaro e bassa Valcamonica ci sono stati avvistamenti diretti, riprese con fototrappole e tracce di presenza. Due gli esemplari noti, M82 e M74. Mentre in Valle Camonica è stato segnalato M38. Otto gli eventi dannosi attribuibili all’orso bruno, con passaggi che riguardano oltre venti paesi.