CORRADO CATTANEO
Cronaca

Un orso cerca pace sul Garda

Potrebbe essere M49, al centro dello scontro tra Trento e il ministro dell'Ambiente

Carabinieri forestali (foto di repertorio)

Vobarno (Brescia), 1 luglio 2019 - Il territorio del conteso M49, l’orso bruno di tre anni che sta facendo litigare il presidente della Provincia di Trento e il ministro dell’Ambiente, sconfinerebbe in Lombardia. L’animale, infatti, da quando si è svegliato dal letargo ha dimostrato di avere un grande appetito, soprattutto nelle valli Giudicarie, dove è ormai un volto noto, proprio a due passi dal confine con il Garda, dove non disdegnerrebe di farsi vedere scorrazzare.

Se da noi è una novità, di là dal confine regionale, in compenso, si è già fatto un nome: sarebbe infatti l’autore di una serie di attacchi al bestiame che l’hanno fatto finire nel mirino della Provincia autonoma di Trento e, di rimbalzo, al centro di un duello dai confini sempre meno geografici e sempre più istituzionali tra l’ente trentino e il ministero dell’Ambiente. Lui, ignaro di tutto, nel frattempo si preoccupa di fare quello che madre natura gli ha insegnato: mangiare. E, va detto, lo fa con molto impegno: stando alla Provincia di Trento lo scorso anno circa un terzo di tutti i danni da orso al patrimonio zootecnico locale sarebbero imputabili direttamente a lui (con rimborsi per oltre 30mila euro), mentre quest’anno in già sette occasioni avrebbe tentato di infilarsi in cerca di cibo in edifici come baite, stalle, fienili e, manco a dirlo, apiari, tanto da essere il protagonista dell’80 per cento dei danni causati dai grandi carnivori in Trentino. L’ultimo episodio - spiega il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti - si è verificato nei giorni scorsi con il tentativo di entrare nel caseificio di una malga» a pochi chilometri dal confine con la Lombardia dove, forse, è stato avvistato venerdì dai carabinieri forestali a Vobardo, nel parco dell’Alto Garda.  Una scia di incursioni a cui i trentini hanno deciso di mettere la parola fine in nome, parola di Fugatti, della «sicurezza di allevatori e cittadini in genere». Detto, fatto: il presidente ha già dato mandato alla cattura di M49. «Un’inutile forzatura» per il ministro dell’Ambiente Sergio Costa che non si è fatto tirare troppo la giacchetta: «Il presidente della Provincia di Trento non può far catturare l’orso» ha tuonato aprendo un braccio di ferro tra ministero ed ente locale che ha già tirato in ballo regolamenti, leggi e persino l’autonomia della Provincia. Una polemica che si preannuncia di lunga gittata che M49 potrebbe risolvere in un attimo: se i suoi spuntini si concentrassero sul Garda la storia sarebbe tutta un’altra: qui non solo non c’è nessuna autonomia, ma nemmeno suoi simili ingombranti.