FEDERICA PACELLA
Cronaca

Corteno Golgi, orso affamato e goloso distrugge alveari

E' successo in località Preda

Le arnie divelte e saccheggiate

Corteno Golgi (Brescia), 27 aprile 2019 - Non è andato tanto per il sottile l’orso che nella notte tra giovedì e venerdì ha visitato un allevamento apistico in località Preda a Corteno Golgi. L’animale, goloso di miele come tutti i suoi simili, ha ‘sfrattato’ le api, ribaltando le loro casette e rubando il frutto del loro lavoro. Di mezzo ci è andato anche qualche coniglio, che gravitava nell’apiario. Una brutta sorpresa per l’apicoltore, dunque, che sarà comunque risarcito da Regione Lombardia, che ha la competenza sulla gestione dei grandi carnivori.

"Si tratta di un giovane maschio – spiega Paolo Tavelli, agente della Polizia Provinciale – in transito nella nostra provincia. Probabilmente non è neanche più in zona, questi animali sono dei grandi camminatori". Per conto di Regione, la Polizia provinciale bresciana si occupa di fare monitoraggi, raccogliere campioni, rilevare danni del passaggio degli orsi e dei lupi. Nel 2018, le segnalazioni certe o probabili di plantigradi, pervenute in particolare dalla Val Camonica, sono state 9. Nella metà dei casi sono stati registrati danni ad allevamenti apistici, ovini o galline.

"Può darsi che i passaggi siano anche stati superiori – spiega Tavelli – non tutti gli orsi fanno danni e, in tal caso, non ci si accorge neanche che ci sono". I problemi maggiori potrebbero nascere in caso di incontri ravvicinati con orse accompagnate da cuccioli, che sono per ora stanziali in Trentino; nella nostra provincia, non ci dovrebbe essere questo rischio, perché ci sono solo maschi di passaggio".

La Provinciale fa lo stesso lavoro di monitoraggio e verifica per quanto riguarda il lupo. Nel 2018, ci sono state sette segnalazioni attendibili (ma una sola certa) dall’Alta Val Camonica, in particolare dalla zona di Belviso, dove sono state trovate carcasse di ungulati, e del Passo del Tonale, con l’avvistamento di un probabile esemplare. Non ci sono comunque stati danni riferibili a lupi. Decisamente più schiva è la lince, che era stata ripresa con fototrappola nel 2014. Per il 2018 non ci sono stat segnalazioni certe, ma sono stati rilevati segnali che confermerebbero la sua presenza tra Alto Garda e val di Caffaro, in particolare in val Lorina, val d’Ampola e zona di Storo.

"In caso di danni – spiega Tavelli – si può ricevere il risarcimento, tramite apposita domanda. In più sono previsti strumenti che consentono di avere dei contributi per l’acquisto di opere preventive, come i recinti elettrificati. Non è mai capitato, invece, di dover attivare la squadra di emergenza, istituita da Regione, nel caso di animali problematici".