
di Federica Pacella
È terminata la fase di criticità per la frana di Pal, in Val Camonica, iniziata ai primi giorni di settembre. Con 12 milioni di mc e movimenti che si estendono fino a 95 metri di profondità dal piano campagna, quella di Sonico è una delle 44 grandi frane monitorate dal Centro di monitoraggio geologico (Cmg) di Arpa Lombardia in tutto il territorio regionale.
Negli ultimi dieci giorni, gli strumenti e le misure manuali effettuate dai tecnici del Cmg hanno evidenziato movimenti compresi fra 40 cm circa e oltre 1,15 metri, lungo la frattura interna che delimita un settore dell’intera frana (pari a circa 1,7 milioni di metri cubi). Era dall’autunno 2012 che questa frana non evidenziava tassi di spostamento di questa entità e intensità. Anche in questo caso, la causa scatenante sono state le forti precipitazioni, in particolare quelle del 28 agosto, quando una colata di detriti liquido solida ha provocato lo scalzamento del piede del dissesto, che dalla Val Gallinera ha poi raggiunto la zona su cui sorge l’abitato di Sonico. Fortunatamente, l’episodio di criticità ha riguardato solo questa sezione della frana, mentre sull’intera volumetria sono stati registrati movimenti di pochi centimetri. In tutto questo periodo, la frana di Pal è stata monitorata sul posto da Arpa.