BEATRICE RASPA
Cronaca

Penitenziaria, festa a metà: "Strutture fatiscenti"

Alla cerimonia per il 208° dalla fondazione attestati di stima al personale. La Fp Cgil diserta per protesta: "Troppe promesse non mantenute".

Il procuratore capo Francesco Prete alla cerimonia della Penitenziaria

Il procuratore capo Francesco Prete alla cerimonia della Penitenziaria

Penitenziaria in festa ieri in Vanvitelliano per il 208° dalla fondazione. Alla cerimonia, presenti numerose autorità, attestati corali di riconoscenza al personale che ogni giorno lavora nelle carceri. "Un esempio di dedizione al servizio pubblico che non solo garantisce la sicurezza in contesti difficili, ma collabora al reinserimento dei detenuti nella società" ha sottolineato la sindaca Laura Castelletti. Per troppi anni, tuttavia, per dirla con le parole del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che ha promesso un’inversione di tendenza, la Penitenziaria "è stata lasciata sola, alle prese con una popolazione carceraria cambiata, in cui sono molti i malati psichici, con dipendenze multiple, o gli stranieri senza legami". Tutto "in contesti inadeguati, con vincoli strutturali che peggiorano le difficoltà di gestione e la sofferenza della popolazione carceraria" ha evidenziato la direttrice Francesca Lucrezi.

La sensazione di abbandono ha spinto la Fp Cgil a disertare la cerimonia, per protestare contro l’amministrazione penitenziaria e il Governo per le "promesse non mantenute": la mancata ristrutturazione di Canton Mombello, fatiscente e sovaffollato, e l’ampliamento di Verziano solo sulla carta. "A Canton Mombello ci sono picchi di sovraffollamento del 220%, mancano gli uffici e la palestra e ci sono solo 2 locali di passaggio per 4 aree, mettendo a rischio la sicurezza di tutti – ha detto il comandante Aldo Scalzo –. Le aggressioni al personale sono scese da 29 nel 2023 a 9 nel 2024: segno di grande professionalità del reparto di Brescia, che adotta azioni preventive di osservazione dei detenuti".

Nel 2024 sono stati gestiti 846 ingressi (576 dalla libertà), 623 scarcerazioni, 57 applicazioni di domiciliari con braccialetto elettronico, 234 prelievi del Dna, 20mila colloqui (metà in presenza e metà online) 75mila telefonate ai parenti e 1.681 traduzioni per 2.215 detenuti .