Dopo la pausa estiva riprendono gli sfratti e i picchetti degli antagonisti. A Brescia l’associazione “Diritti per tutti“ è già intervenuta in quattro casi nell’ultima settimana, per evitare che qualcuno resti per strada. L’intervento dell’associazione ha portato a una serie di rinvii: a novembre per Zubari e per le sue due bambine; per Mina e la figlia che, dopo la morte del marito, non sono più riuscite a pagare l’affitto, tanto che la casa è stata pignorata.
"Hassan a causa di alcune spese straordinarie non ha potuto pagare qualche mese d’affitto – spiegano dall’associazione – e prontamente la proprietà, una holding che ha in portafoglio immobili di assoluto prestigio a Milano, Torino, Genova, Brescia e provincia oltre che sul Lago di Garda e Madonna di Campiglio, ha richiesto lo sfratto. Nonostante abbia ripreso a pagare e sia disponibile a rientrare del debito, la holding lo vuole per strada insieme alla moglie e ai suoi quattro figli. Un picchetto determinato ha ottenuto il rinvio ribadendo che Hassan e la sua famiglia non resteranno senza un tetto, rinvio al 24 ottobre". Un problema, quello degli sfratti, che rischia di avere importanti risvolti sociali, perché da una parte c’è il diritto dei proprietari a disporre degli immobili, mentre dall’altra ci sono le difficoltà di persone in povertà, fragili, che non riescono, per altro, neanche a trovare un’alternativa, in quanto il mercato immobiliare è bloccato anche per chi può permettersi di pagare un affitto.
Federica Pacella