MILLA PRANDELLI
Cronaca

La piena del lago di Garda minaccia il Bresciano: prime evacuazioni. Paura, danni e disagi per il maltempo senza sosta

A Manerba gommoni in azione per salvare cittadini in pericolo. Brande e pasti caldi della Protezione civile nella palestra comunale

Vigili del fuoco in azione con i gommoni per portare in salvo cittadini in situazioni di pericolo nelle località del Garda

Vigili del fuoco in azione con i gommoni per portare in salvo cittadini in situazioni di pericolo nelle località del Garda

Gragnano (Brescia) – Un’intensa ondata di maltempo nelle scorse ore si è abbattuta sul Bresciano e in modo particolare sul lago di Garda. Paura a Manerba dove una signora è rimasta bloccata nella sua auto sommersa dall’acqua. A salvarla è stato un passante. Sono stati sgombrati anche tre campeggi nella zona della romantica. Il Comune ha messo a disposizione la palestra comunale con brande e pasti distribuiti dalla Protezione civile per chi ne avesse bisogno. Sempre a Manerba cinque persone sono state evacuate dai vigili del fuoco nella zona di Porto Torchio, rimasta isolata. I pompieri hanno utilizzato dei gommoni e portato in salvo le persone in pericolo. Smottamenti anche a Bione e a Gardone Riviera lungo la strada per i Vittoriale.

Tutta la provincia è stata interessata dai disagi. A Borgo San Giacomo, ad Acqualunga è chiuso il ponte sull’Oglio a titolo precauzionale, a causa del livello del fiume, che si è alzato ed è ora a livelli di guardia. A Pontevico, invece, il fiume Oglio è uscito dagli argini all’altezza dell’associazione Paradiso, sommergendo i tavoli. Stessa situazione in molte altre parti del Bresciano.

In Franciacorta sono numerosi i campi e i vigneti allagati così come a Iseo nei pressi della riserva naturale delle Torbiere e in particolare nella parte retrostante il supermercato Conad. A Ceto è interrotta la strada per la Valpaghera. Paura nella notte tra domenica e lunedì a Marone, dove uno smottamento ha completamente bloccato la valle dell’Opolo, facendo finire alberi, vegetazione, massi e terra nel terrente Ariolo.

I tecnici della Regione, accompagnati dai colleghi del Comune di Marone e dalla Protezione civile, hanno effettuato un sopralluogo nella mattinata di ieri per programmare gli interventi. I libelli di laghi sono preoccupanti. Il Benaco sta registrando 164 metri cubi di acqua in entrata al secondo e 160 in uscita, mentre il Sebino è al 97,7% del proprio riempimento e in alcuni punti si rischia l’esondazione. Per le prossime ore il Dipartimento della Protezione civile ha emesso il rischio arancione.